«Non risparmiare uno solo di loro»
L'imam di San Donà espulso oggi

Mercoledì 6 Agosto 2014
Abdelbar Raoudi e la moschea di San Dona'
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SAN DONA' DI PIAVE - Sarà rimpatriato in giornata Abdelbar Raoudi, il 27enne marocchino, capo della comunità musulmana di San Donà, contro il quale è stato preso un provvedimento di espulsione per incitazione all'odio contro gli ebrei. «Oh Allah, contali uno a uno e uccidili fino all’ultimo. Non risparmiare uno solo di loro» aveva detto nel corso di un sermone e il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha preso immediatamente il provvedimento.



L'espulsione farà seguito all'udienza di convalida, che si tiene questa mattina in tribunale a Venezia, al termine della quale, se non ci saranno clamorose novità, saranno avviate le pratiche per imbarcare Raoudi in giornata su un aereo che lo riporti in Marocco.



Il sindaco di San Donà di Piave Andrea Cereser chiede al prefetto di Venezia che nella prossima riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica si affronti il problema della moschea di via Noventa. I funzionari comunali, dopo il tentativo non riuscito di ieri, torneranno oggi nella sede della moschea per parlare con i responsabili e capire l'accaduto. Il comune è intenzionato a verificare i titoli dell'associazione culturale che aveva preso in gestione la struttura. «A noi - sottolinea Cereser - non risulta tra quelle iscritte all'albo delle associazioni culturali».



Quanto poi alle polemiche legate alla traduzione delle parole pronunciate dall'imam, Cereser, che dice di «condividere appieno la scelta fatta dal ministro» di espellere il marocchino, taglia corto: «I mediatori culturali a cui abbiamo chiesto la traduzione ci dicono che l'imam ha riportato le parole di un testo sacro - conclude -. Parole che in questo particolare contesto storico non possono essere dette».


Ultimo aggiornamento: 11:17
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