Preso il "pusher dei ragazzini": in tasca le dosi di hashish già pronte

Martedì 8 Febbraio 2022 di Nicola Munaro
Uno dei cani del nucleo cinofilo della Polizia locale di Venezia
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MESTRE - Trenta barrette di hashish nascoste nel giubbotto, pronte a finire sul mercato dello spaccio che ruota attorno al parco Albanese della Bissuola e che, è più di un sospetto, è composto quasi tutto da giovani e giovanissimi clienti, alcuni dei quali minorenni, vista la presenza nella zona di diversi poli scolastici. 
Un giro redditizio sul quale aveva messo il cappello un pusher nordafricano, arrestato domenica dagli agenti del nucleo Cinofili della polizia locale che da tempo lo tenevano d’occhio.

L’OPERAZIONE
Domenica, però, gli agenti hanno deciso di stringere il cerchio attorno allo spacciatore, individuato all’interno del parco Albanese durante un servizio di pattugliamento della zona. L’uomo - che dopo il passaggio in tribunale è stato scarcerato con l’obbligo di firma quotidiano in caserma - dopo essersi accorto di avere la polizia ai suoi piedi, ha inforcato la propria bici e tentato una fuga
La speranza di sfuggire agli agenti è durata poco perché il pusher è stato raggiunto nel centro di Mestre dov’è stato bloccato e perquisito: le trenta barrette di hashish hanno dato l’accelerata decisiva al lavoro dei vigili che, durante un’ispezione nell’appartamento dell’uomo, residente sul Terraglio dove sono stati scoperti altri 50 grammi di hashish pronti al confezionamento oltre a tutto il materiale utile alla preparazione delle dosi.



LE DENUNCE
Il fine settimana di lavoro intenso per la polizia locale di Venezia era cominciato sabato pomeriggio quando due spacciatori venivano fermati a pochi minuti uno dall’altro nel sottopasso di via Dante
Il primo intervento verso le 15:30 quando gli agenti fermavano un cittadino italiano visto poco prima appartarsi all’interno del sottopasso con un paio di sospetti spacciatori.

L’uomo, un cinquantenne residente nel Veneto orientale, fermato dagli agenti della polizia locale, consegnava un involucro contenente sostanza stupefacente, verosimilmente eroina. Era stato lui - multato con 450 euro e daspato dalla zona per quarantott’ore - a dire di averla appena acquistata all’interno del sottopasso. Pochi minuti dopo, gli operatori osservavano un altro volto noto e conosciuto come spacciatore della zona, aggirarsi non distante dal sottoportico di via Dante: il pusher, dopo un breve scambio di battute con un quarantacinquenne, anch’egli residente in un comune del Veneto Orientale, riceveva da questo del denaro, consegnando a sua volta un involucro.

Bloccati dagli agenti sia il cliente, denunciato per l’ipotesi di reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Questo mentre il cliente, dopo essere stato multato, ha ricevuto anche lui il divieto di far ritorno nella zona per le prossime quarantotto ore, come previsto dal Regolamento di polizia e sicurezza urbana del Comune di Venezia.

Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 10:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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