SPINEA - Due coltellate, una al collo e una all’addome. Giallo a Spinea per una 45enne trovata in casa con due gravi ferite provocate dalla lama di un coltello. L’allarme è scattato ieri, 13 marzo, poco dopo le 7.30. In casa, con lei, al momento pare ci fosse solo il compagno, un 42enne di Camposampiero. Sul posto sono arrivati i carabinieri con quattro pattuglie e l’ambulanza del Suem.
I DUBBI
Il primo pensiero degli investigatori, e non solo, era che a ferirla fosse stato il compagno. I due convivono da più di un anno e la loro è sempre stata, a detta di amici e familiari, una storia burrascosa. Dopo le prime indagini e i primi rilievi, però, i carabinieri non hanno trovato riscontri effettivi sulla dinamica. Questo significa che allo stato attuale, per gli inquirenti, le cose potrebbero essere andate diversamente: la donna potrebbe essersi ferita da sola o potrebbe esserci qualcun altro coinvolto. Per sciogliere i nodi, i detective dell’arma aspetteranno che la 45enne possa essere in grado di parlare e rispondere alle domande per dare la propria versione. Quel che è certo è che il compagno della donna, che in passato aveva avuto qualche guaio con la giustizia, al momento non risulta indagato. «Lui la picchiava, le faceva continuamente del male - raccontano i familiari - le abbiamo detto tante volte di lasciarlo, ma lei non riusciva a staccarsi da lui».
I PRECEDENTI
È stato decisamente un anno nero per Spinea dal punto di vista dei reati contro le donne. A settembre la 40enne moldava moldava Lilia Patranjel era stata massacrata con 35 coltellate dal compagno Alexandru Ianosi, 35enne romeno. Due mesi più tardi, invece, il 41enne Viron Karabollaj aveva ammazzato, sempre a coltellate, la ex moglie, la 37enne Vera Myrtaj, e il suo attuale compagno, il 23enne Flonino Merkuri. L’uomo aveva prima portato fuori di casa la figlia, poi era tornato e aveva messo in atto il duplice omicidio. Poi, braccato dai carabinieri, aveva scelto di chiudersi nel capannone dell’azienda in cui lavorava per togliersi la vita.