La proposta: dipendenti comunali in servizio anche dopo la pensione

Sabato 9 Marzo 2024 di Davide De Bortoli
SAN DONA' DI PIAVE Il sindaco Alberto Teso conferisce le deleghe al consigliere Stefano Ferraro

SAN DONÀ - «Voglio che i dipendenti in pensione possano continuare a lavorare in Comune». Il sindaco Alberto Teso intende mettere mano al regolamento comunale che impedisce al dipendente di continuare a collaborare con l’ente una volta terminato il rapporto lavorativo per il raggiungimento della pensione. Nel corso dell’anno, infatti, è prevista la quiescenza di alcuni funzionari-chiave del municipio, come Sandro Antonelli, referente dell’Ufficio di Protezione Civile, Manuela Coppo, che si occupa dell’Anagrafe, e l’architetto Michela Bellardi, in servizio al Settore Lavori Pubblici.


DIVIETO DI PROSECUZIONE
«Nessun dipendente che va in pensione può continuare a lavorare anche se volesse – spiega il sindaco – e non è possibile trovare un accordo perché il regolamento non lo prevede.

Mi chiedo perché precludere questa possibilità nel momento in cui entrambe le parti fossero d’accordo nel proseguire l’attività. Quest’anno ci saranno cinque, forse sei dipendenti comunali che vanno in pensione, un po' in tutti i settori: Lavori Pubblici, Anagrafe, Protezione Civile, Biblioteca. Stiamo correndo per fare i concorsi, per l’assunzione in tempi brevi di personale qualificato. Non comprendo, però, perché il dipendente, pur disponibile, debba rimanere a casa per forza. Ritengo sia nell’interesse di tutti che possa proseguire nel lavoro. Anche i nuovi assunti possono essere agevolati nell’essere affiancati dal personale più esperto per qualche anno, in modo da favorire un passaggio di consegne graduale».


NUOVA DELEGA
Per questa ragione giovedì il sindaco ha assegnato al consigliere comunale Stefano Ferraro (Fratelli d’Italia) una delega che riguarda lo studio per la revisione dello Statuto e dei regolamenti comunali. In particolare, le delega riguarda l’elaborazione di proposte riguardanti integrazioni o aggiornamenti e per migliorare la comprensibilità dei testi per i cittadini. «Lo scopo principale è aiutare me e gli uffici comunali nell'attività di aggiornamento dei regolamenti – precisa Teso - Quelli attualmente vigenti in Comune sono ben 114 e sono molti quelli che vorremmo adeguare alla nostra diversa visione. Ferraro, di professione avvocato, potrà essere d'aiuto soprattutto a me nell'opera di aggiornamento dei regolamenti che devono essere comprensibili ai cittadini».


LE MODIFICHE
Ogni modifica va approvata prima dalla Commissione consiliare che si occupa di Statuto e Regolamenti, presieduta da Alberto Schibuola (Lega), e poi deve essere approvata dall’assemblea. «Il Consiglio Comunale è sovrano – precisa il sindaco -, ma una preventiva scrematura da parte di Ferraro può essere d'aiuto, nel rispetto delle competenze dei vari organi comunali». Altra delega assegnata a Ferraro riguarda le attività culturali, prevedendo che si occupi di singoli progetti specifici.

Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 10:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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