VENEZIA - Altro giro di vite contro l'abusivismo e la concorrenza sleale nel commercio cittadino. Dopo la delibera anti-paccottiglia, il Comune si appresta a varare un importante rinnovo per il territorio comunale. Si tratta della regolamentazione su suolo pubblico, un'attività che interessa circa 1600 concessioni tra fissi e mobili, dalle aree mercatali ai posteggi, dai mercati ai souvenir. L'assessore Sebastiano Costalonga ha precisato il ruolo di Venezia a livello nazionale: «Ci sono azioni che sono le prime in Italia, un lavoro che interessa 54 articoli in cui si introducono nuove regole che devono resistere a possibili ricorsi, quindi sono state studiate assieme all'avvocatura civica».
IL DIBATTITO
Orgoglioso, l'assessore ha spiegato che ci sarà il passaggio obbligato prima nelle commissioni, poi in Consiglio comunale, perché l'obiettivo è capire se ci sono margini di miglioramento, prima dell'approvazione.
Servirà quindi una presa di posizione dei proprietari, ai quali è quindi richiesto un maggiore sforzo di attenzione verso quello che succede all'interno dei banchi eventualmente affittati. C'è poi il discorso fidejussione: «Subentreranno solo in caso di eventuali danni cagionati dalla copertura o dal mancato pagamento dei canoni concessori, così per avere una concessione servirà il dovere di riappianarla, pena la decadenza della stessa». Da ultimo, la vendita dell'usato: «Non ci saranno più episodi di vendite di merce di dubbia provenienza. Sarà una tutela del consumatore». Restano però esclusi da questo provvedimento, i mercatini dell'usato, oppure la vendita di articoli vintage, purché effettuati da operatori qualificati e riconosciuti. Costalonga sa che però gli effetti non si vedranno subito: «Una volta approvato il regolamento non ci sarà un effetto immediato, diciamo che si pongono alcuni paletti alla gestione di queste aziende e ai titolari delle concessioni».
NIENTE SCORCIATOIE
La ragione che ha portato l'assessore al Commercio a produrre un nuovo capitolo della stretta si trova nella ricerca di mantenere la competitività, escludendo scorciatoie: «Vogliamo che chi rispetta le regole abbia la possibilità di sentirsi tutelato dall'Amministrazione perché ci sono persone che non hanno ancora capito l'importanza del decoro per Venezia e per loro stessi. Dobbiamo alzare la qualità perché Venezia è Venezia, e deve tornare a esser quella di una volta». L'ultima operazione dell'anno, come l'ha battezzata l'assessore, ha però permesso di avere un'anticipazione: «L'idea è che la programmazione aiuti a risolvere i problemi, per cui a inizio del prossimo anno si potranno fare pianini nuovi».