Contagiato in ortopedia dopo l'intervento, verifiche su un positivo in reparto

Giovedì 28 Gennaio 2021 di Alvise Sperandio
Contagiato in ortopedia dopo l'intervento, verifiche su un positivo in reparto

Entra nell'ospedale padovano di Camposampiero, negativo al Covid, per sottoporsi a un intervento chirurgico ortopedico per ridurre il grado di disabilità di cui soffre, ma dopo essere stato in sala operatoria e dopo aver trascorso 2 giorni di monitoraggio in terapia intensiva, quando torna in corsia si scopre positivo, tanto da essere trasferito al Covid hospital di Schiavonia.

«Com'è possibile che una persona venga infettata in ospedale perché viene permesso a persone contagiate di accedere ai reparti non covid?», chiede, con una lettera inviata al governatore Luca Zaia, la noalese  compagna del contagiato (S. V., residente a Vigonza che a Camposampiero è stato operato per l'inserimento di una protesi al bacino). Sul caso, sollevato ieri in diretta tv dal Gazzettino nel consueto punto stampa sulla situazione della pandemia, il presidente della Regione ha disposto verifiche puntuali, assieme all'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin.


APPROFONDIMENTI
Ieri, quando ormai si era fatta sera, la Regione ha fatto sapere di aver già ricevuto la segnalazione e che l'Ulss euganea si è già attivata anche con audizioni del personale medico e paramedico per ricostruire il percorso del paziente e cercare di comprendere cosa sia accaduto.

Che qualcosa sia andato storto lungo la degenza, appare comunque evidente. «Prima di entrare in ospedale per l'intervento spiega la signora il mio compagno era stato sottoposto a ben quattro tamponi in successione, tutti risultati negativi: due li aveva fatti all'ospedale di Schiavonia e due a Camposampiero, dov'è arrivato il via libera al ricovero per sottoporsi all'intervento. È stato operato, poi è andato due giorni in terapia intensiva, quand'è tornato in corsia a sorpresa si è scoperto contagiato. Com'è possibile? È chiaro che il virus è stato portato da fuori».


TRASFERITO
Proprio perché riclassificato come paziente contagiato da coronavirus, S.V. già ieri pomeriggio è stato trasferito in ambulanza a Schiavonia che, com'è noto, è Covid hospital, non potendo restare a Camposampiero. I congiunti si sono già rivolti all'avvocato Augusto Palese per tutelarsi in ogni sede. «I fratelli hanno subito chiesto il referto che certifica la positività acquisita in ospedale, ma non è stato fornito e non si sa il perché aggiunge la compagna È assolutamente necessario capire cosa sia successo, perché non può capitare e non deve ripetersi con altri pazienti in nessun ospedale dove ci si va per curarsi e non per ammalarsi. Ci auguriamo che la Regione chiarisca la situazione».

A precisa domanda, Zaia ieri in tv non si è sottratto e con l'assessore Lanzarin ha disposto immediatamente le verifiche interne al reparto, confermate dall'Ulss. Si attendono gli esiti.
 

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