Chioggia. Plateatici e auto in sosta vietata, la protesta dei pedoni

Domenica 7 Maggio 2023 di Roberto Perini
Plateatici e auto in sosta vietata, la protesta dei pedoni

CHIOGGIA - «Il Comune pensa alla grande, ma trascura le piccole cose». Così la pensano i sottoscrittori di una lettera aperta indirizzata al sindaco Mauro Armelao, consegnata al protocollo da Giuliano Scarpa, titolare di un negozio di giocattoli e cartoleria di Corso del Popolo. «Molte mani hanno collaborato alla stesura del testo - commenta Scarpa -.

Molti gli anziani che si reggono col bastone, i disabili, le mamme che spingono la carrozzina. Persone che reclamano semplicemente il diritto di camminare agevolmente lungo i marciapiedi, cosa resa sovente impossibile perché occupati da troppi tavolini da bar o ristorante collocati oltre il plateatico di spettanza. Che dire, poi, dei veicoli parcheggiati in divieto di sosta, addirittura lungo i bordi delle rive dove, in teoria, vige la rimozione forzata. Accade quindi che i pedoni si ritrovino costretti a camminare pericolosamente in mezzo alla strada, sfiorati da auto e scooter».

La protesta

I firmatari della lettera aperta reclamano quantomeno io rispetto dell'articolo 55 del Regolamento edilizio deliberato nel maggio 2021. Al comma 4, si legge che "i marciapiedi devono avere larghezza minima tale da consentire sempre un passaggio libero minimo un metro e mezzo. Il comma 7 stabilisce invece che "gli elementi di arredo urbano non devono in ogni caso costituire impedimento o ostacolo alle persone disabili con deambulazione assistita". I principi sono confermati anche dall'articolo 16 del Regolamento di Polizia urbana e sulla civica convivenza. «Condividiamo conclude il testo del documento che il sindaco consideri prioritari la ferrovia, il "vertiporto" per i taxi-droni e la Romea. Purtroppo però, anche in vista dell'estate, l'amministrazione cittadina dovrebbe anche occuparsi delle tante criticità che sono sotto gli occhi di tutti.

Ci auguriamo pertanto che il sindaco, la Giunta ed i tecnici possano farsene carico restituendo dignità a tanti cittadini svantaggiati. Non pretendiamo l'impossibile, nella consapevolezza del fatto che Chioggia è una realtà urbanisticamente assai complessa e difficile. Speriamo che Armelao, così come aveva promesso, possa davvero giungere al termine del proprio mandato potendosi vantare di aver lasciato la città in condizioni migliori rispetto a come l'aveva trovata». Per ora i firmatari della lettera sono una ventina, più alcune associazioni, ma si preannuncia già una petizione su questi temi da inviare successivamente al Comune.

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