Chioggia. 38enne di Sottomarina entra in posta con un coltello e si fa consegnare i soldi, poi l'epilogo inaspettato

Martedì 12 Settembre 2023 di Gianluca Amadori
Chioggia. 38enne di Sottomarina entra in posta con un coltello e si fa consegnare i soldi, poi l'epilogo inaspettato

CHIOGGIA - È entrato nell’ufficio postale e, con la minaccia di un coltello, si è fatto consegnare dai cassieri il contante, per poi darsi alla fuga in bicicletta con un migliaio di euro in tasca.
Protagonista della rapina messa a segno sabato è stato un trentottenne di Sottomarina il quale, uscito dall’ufficio postale, si è sfilato la calza che aveva indossato sul volto per non farsi riconoscere e così le immagini delle telecamere di sorveglianza lo hanno immortalato e per le forze dell’ordine non è stato troppo difficile individuarlo. 
La polizia lo ha trovato tranquillamente seduto al bar e lo hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.

Il giovane non ha fatto resistenza. Anzi, ha invitato gli agenti del commissariato ad accompagnarlo a casa per prendere i soldi e poterli così restituire.

UDIENZA DI CONVALIDA

Ieri mattina il trentottenne è comparso al Palazzo di giustizia di Venezia, di fronte alla giudice per le indagini preliminari di Venezia, Maria Rosa Barbieri, per l’interrogatorio obbligatorio: il fermo non è stato convalidato per mancanza del pericolo di fuga, ma è stata emessa a carico dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di rapina. 
L’inchiesta a suo carico è coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Zorzi, al quale spetterà raccogliere tutti gli elementi di prova contro il trentottenne per poi chiedere il suo rinvio a giudizio di fronte al tribunale.
Cosa abbia spinto l’uomo a mettere a segno una rapina all’ufficio postale di Chioggia non è facile capirlo. Probabilmente la decisione di procurarsi in questo modo un po’ di soldi è da collegare alle difficoltà lavorative. Fatto sta che l’esecuzione del “colpo” ha dimostrato che il trentottenne non è certamente un professionista del crimine. Oltre a farsi riprendere dalle telecamere di sorveglianza dopo aver sfilato la calza con cui aveva travisato il volto, l’uomo ha utilizzato la propria bicicletta per recarsi all’ufficio postale e per poi darsi alla fuga.

LA BICICLETTA

Una bicicletta, peraltro, facilmente riconoscibile in quanto dotata di ruote molto larghe: biciclette di quel tipo non sono molto numerose. Tutti elementi che hanno reso più facile il lavoro delle forze dell’ordine.
In attesa del processo, il trentottenne resta in carcere: secondo il giudice è pericoloso e va evitato il rischio di reiterazione di episodi dello stesso tipo.

Ultimo aggiornamento: 14:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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