CAVARZERE - Una goliardata stile Halloween fuori tempo massimo, o solo il tentativo di evitare un compito o un'interrogazione? E' la domanda che viene spontanea, a seguito dell'episodio accaduto ieri mattina all'istituto Marconi, in via Tullio Serafin, dove studenti e docenti, al loro arrivo a scuola, si sono trovati il cancello (che dà accesso al cortile e all'edificio scolastico) sbarrato con lucchetto e catena.
Cancello chiuso con catena a maglie cementate e porte "incollate"
Un ostacolo per niente facile da rimuovere, trattandosi di una catena a maglie cementate chiusa da un lucchetto a pistoncino, più resistente di quelli soliti ad archetto.
Qui, però, è bastato un po' di solvente per poterle aprire, anche se qualche serratura dovrà essere cambiata. Il problema, alla fine, è stato risolto in fretta e alle 8.10 (dieci minuti dopo l'orario canonico) le lezioni sono regolarmente cominciate. «Un certo numero di ragazzi, però riferisce la dirigente scolastica, Daniela Boscolo ne ha approfittato per allontanarsi da scuola e saltare le lezioni: inutile dire che dovranno presentare la giustificazione». L'assenza da scuola, infatti, è l'unica mancanza che si può rimproverare loro, poiché identificare chi siano gli autori del gesto vandalico sarà ben più difficile. Le telecamere (che pur ci sono), infatti, non erano accese e, comunque, a chi sa che ci sono (come gli stessi studenti) basterebbe mettere una sciarpa sul viso. Syrna, poi, è la modalità di chiusura del cancello: catena e lucchetto di quel tipo costano qualche decina di euro e sembra strano che un adolescente spenda quei soldi per uno scherzo così futile. «Una cosa simile era accaduta 4 anni fa dice la dirigente Bocolo allora gli insegnanti ne avevano parlato in classe per sondare i ragazzi, senza colpevolizzare nessuno Lo faremo anche in questa occasione e speriamo che non si ripeta più per almeno altri 4 anni».