MESTRE - Per adesso si bloccano i mezzi pesanti, quelli con una massa superiore a 44 tonnellate.
LAVORI URGENTI
Da tempo infatti vengono segnalati piccoli cedimenti alla struttura che ogni giorno sopporta il passaggio di migliaia di veicoli. Il manufatto risale infatti alla metà del Novecento, anche se è stato realizzato per passaggi successivi. Con le verifiche disposte all'indomani del crollo del Ponte Morandi a Genova i controlli si sono fatti più pressanti, nonostante non siano stati riscontati pericoli immediati per la tenuta del cavalcavia. E di recente l'assessorato alla Mobilità di Renato Boraso ha cominciato a lavorare all'ipotesi di un intervento radicale, con il rifacimento, magari per stralci, dell'intero cavalcavia. Ciò però presuppone la chiusura totale al traffico, cosa al momento non realizzabile, a meno di paralizzare la viabilità d'accesso a Mestre e di transito per i veicoli diretti in centro storico o a Porto Marghera. I lavori saranno imponenti, a cominciare dall'impegno economico, stimato in 15 milioni di euro, e coinvolgeranno non solo il Comune ma anche Anas e Cav, la concessionaria che gestisce la Venezia-Padova.
INTERVENTO POSTICIPATO
Così l'assessorato avrebbe pensato di posticipare l'intervento al prossimo anno, quando sarà ultimata la viabilità fra via Libertà, il Vega e via Torino, con la riapertura del relativo cavalcavia. Al momento quindi si è deciso di limitare il transito ai mezzi più pesanti sullo snodo in prossimità di corso del Popolo, di rampa Cavalcavia e rampa Rizzardi. Ciò implica che i mezzi con stazza superiore alle 44 tonnellate potranno transitare solo per il cavalcavia di San Giuliano, e per quello di via Torino quando questo sarà percorribile, verosimilmente dal prossimo autunno. Il divieto riguardante il cavalcavia di corso del Popolo dovrà pertanto essere adeguatamente segnalato. L'ordinanza in questione infatti prescrive che la segnalazione del divieto vada indicata lungo la regionale 11 per i mezzi diretti a Marghera, a San Giuliano e in via delle Macchine, oltre che all'incrocio di corso del Popolo con via Torino e all'inizio di via Cappuccina. (a.fra.)