Caro-bollette, una mazzata per gli hotel del Lido: «Teniamo chiuso per tutto l'inverno»

Martedì 10 Gennaio 2023 di L.M.
L'hotel Excelsior del lido di Venezia

LIDO - «L'aumento dei costi della bolletta energetica è stata la mazzata che ha convinto tanti albergatori del Lido a prolungare il periodo di chiusura delle loro strutture. Sia ben chiaro: il Lido ha sempre avuto una stagionalità del turismo molto marcata: ma c'è differenza tra rimanere aperti per sei mesi, oppure nove o dieci. Senza i rincari avremmo potuto tenere aperto un paio di mesi in più. Al Lido la gran parte degli hotel riaprirà da metà marzo in avanti. Ma poi da Pasqua in poi la stagione dovrebbe partire a gran ritmo». Il vicepresidente vicario dell'Associazione veneziana albergatori è il lidense Antonio Vianello, fresco di nomina all'interno della nuova giunta che supporterà il presidente dell'associazione Vittorio Bonacini, con il direttore Claudio Scarpa e il vicedirettore Daniele Minotto.

Vianello, in qualità di presidente di delegazione Lido, ha ben chiaro il panorama dell'ospitalità.

LA PROGRAMMAZIONE
«Il turismo ha bisogno di programmazione - ricorda il nuovo vicepresidente vicario dell'Ava - quindi questa tempistica è stata definita, per l'inverno, ancora in agosto, quando gli aumenti dei costi del gas per l'inverno cominciavano a profilarsi. In questi giorni qualche albergo al Lido ha riaperto, altri hanno chiuso per un periodo di manutenzione, dopo essere stati aperti durante tutte le festività natalizie. È un panorama vario che dipende dalle scelte di ognuno. La cosa certa però è che non si può lavorare per mesi in perdita. E qui si crea un combinato disposto negativo: non solo rispetto al centro storico, essendoci una scarsa richiesta, bisogna abbassare i prezzi delle camere. Si lavora anche con una bassa percentuale di occupazione delle camere, mentre i costi fissi (energia, utenze) sono addirittura aumentati».
Per gli anni a venire, dal 2024 in poi, servirà comunque un'inversione di tendenza. «Dovremmo cercare - riprende Vianello - di lavorare tutti quanti al Lido magari dall'ultima settimana di Carnevale, fino a tutto il mese di novembre. Sarebbe una svolta fondamentale. Per fare in modo che questo avvenga, però, non basta che tre-quattro albergatori coraggiosi decidano di tenere aperto. È necessario che, accanto a questo, gli ospiti trovino una località aperta e viva. Altrimenti perchè dovrebbero venire da noi»?

SEGNALI POSITIVI
Qualche passo in avanti c'è stato. «Trovo positivo - insiste il rappresentante di Ava - che chi viene al Lido e Pellestrina non debba pagare il contributo di accesso. Non riguarda chi pernotta, tuttavia è un segnale positivo per gli altri operatori economici, alcuni dei quali si erano già dichiarati molto preoccupati». La lunga chiusura invernale però ha fatto perdere al Lido una fetta storica del mercato in bassa stagione, quello delle società professionistiche di calcio che, per decenni, sceglievano il Lido come location per il ritiro pre-partita nelle trasferte in laguna per affrontare il Venezia. In questa stagione, fino ad ora, nessun club di serie B ha potuto alloggiare al Lido e Murano ha superato l'isola del pallone, «soffiando al Lido queste presenze comunque positive in un periodo di bassa stagione».

Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 10:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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