VENEZIA - Frustrazione e rabbia, sono queste le due sensazioni principali che hanno provato i passeggeri del volo Wizzair W6 8182 prima spostato e poi cancellato domenica sera.
A destare preoccupazione è però il fatto che nella serata antecedente alla partenza, quando il volo avrebbe dovuto lasciare la laguna per l’isola, siano dovute intervenire le forze dell’ordine. Come riportano i presenti, i passeggeri non hanno accettato il caos, rendendo necessario l’intervento della polizia per calmare gli animi. Urla e discussioni si sono fatte sempre più insistenti, complici le tante ore di attesa che si sono sviluppate nel corso degli aggiornamenti. Nell’estate torrida dei trasporti aeroportuali non è la prima volta che la compagnia si distingue per questo tipo di problematiche. Sabato scorso era capitata la stessa cosa nella tratta Verona-Bari, che di punto in bianco ha registrato l’annullamento del volo, ma anche nel pomeriggio di ieri, ultimo in ordine di tempo, è stato lo scalo pugliese ad alzare bandiera bianca un’altra volta. E così, chi voleva andare a Vienna, è rimasto con la voglia. Stando alle prime valutazioni, si sarebbe trattato di un problema legato alla carenza di personale. Più eclatante è stato lo sfogo della conduttrice tv Simona Ventura, che ha affidato ai social, circa due settimane fa, la sua rabbia per un’altra cancellazione. In quell’occasione, sotto accusa è stato il trattamento ricevuto a Napoli.
La compagnia, assieme ai vari operatori low cost, sono al centro del ciclone che sta investendo in un’estate già calda lo scalo veneziano.
A raccontare quanto accaduto nella serata di domenica è un testimone oculare che preferisce restare anonimo: «Anche ieri sera, come spessissimo sta accadendo in questo periodo, un volo di questa azienda è saltato. Era pieno, si contavano circa duecento passeggeri pronti a salire, ma alla fine sono dovuti rimanere a terra». La persona prosegue nel racconto spiegando cos’è accaduto al rinvio definitivo al giorno dopo: «Si è dovuto far intervenire la polizia perché gli animi si stavano scaldando un po’ troppo». Lo stesso, espone anche alcune considerazioni, spiegando perché, secondo lui, accadono questi disguidi e cosa comportano: «Bisogna trovare l’hotel, spostare le persone fino al giorno dopo, fattori che incidono anche sulla gestione dei bagagli, già di per sé impegnativa, con il banco degli oggetti smarriti sempre a pieno carico. E poi ci sono i piloti, che vanno “fuori orario” e rischiano di doversi fermare, perché non possono mantenere certi ritmi». Un danno che poi ricade soprattutto sulle compagnie low cost: «I ritardi si accumulano e vengono scaricati sugli ultimi voli della giornata per tutta una serie di questioni, così, alla fine, l’ultimo paga per tutti». Interpellata sulla questione, la compagnia aerea non ha fornito alcuna risposta.