Stangata sulle concessioni in spiaggia e via ai controlli su quelle dei fiumi

Jesolo, via ai controlli su quelle dei fiumi

Venerdì 21 Gennaio 2022 di Giuseppe Babbo
Anche le attività di noleggio di pedalò dovranno fare i conti con il rincaro delle concessioni

JESOLO - Concessioni di navigazione interna, al via gli accertamenti sui canoni demaniali. Si tratta del passaggio di consegne avvenuto tra Regione e Comune, con il trasferimento di fascicoli e della documentazione tecnica per generare la banca dati dei titolari di concessione demaniali dei corsi fluviali. Nel caso di Jesolo si tratta di circa 300 concessioni, ciascuna della quale ora verrà vagliata nel dettaglio dai tecnici comunali per provvedere agli accertamenti di entrata ma anche per avere un quadro aggiornato delle attuali concessioni realmente occupate. Per questo in municipio è stato istituito un ufficio dedicato al demanio di navigazione interna che raccoglierà la documentazione tecnica per generare la banca dati dei titolari di concessione demaniale di derivazione d’acqua e demanio idrico. Il passo successivo sarà la puntuale identificazione degli specchi acquei in base agli strumenti urbanistici vigenti (Piano fiumi), per poter individuare i beni demaniali da assegnare ex novo attraverso un bando pubblico.


NUOVE DOMANDE
Le istanze di nuove concessioni saranno dunque accolte nelle more degli accertamenti e delle regolarizzazioni delle attuali concessioni, con un rendiconto puntuale dei beni trasferiti già assegnati e di quelli eventualmente da assegnare con procedura ad evidenza pubblica. «Dal 2019 al 2021 – spiega l’assessore al Demanio Esterina Idra - la Regione ha trasferito circa 300 pratiche al nostro Comune. Tutte quelle che per vari motivi non sono state completamente regolarizzate e sulle quali ora scatteranno i vari accertamenti». Da precisare, in ogni caso, che solo una minima parte di queste pratiche non è ancora stata regolarizzata da parte di “furbetti” che cercano di evitare i pagamenti dei canoni. «I casi di concessionari insolventi sono minimi – dice sempre l’assessore al Demanio – nella realtà siamo di fronte a una situazione più complessa che dovrà essere analizzata nel dettaglio. Ci sono, per esempio, concessioni che esistono solo sulla carta perché i concessionari nel frattempo hanno dismesso l’imbarcazione oppure casi di concessioni che sono state trasferite agli eredi e questi non sanno nemmeno di essere diventati dei concessionari. Ci aspetta un grande lavoro di ricognizione che però ci permetterà di capire quanti sono i posti barca effettivamente occupati sulle rive dei nostri fiumi, quanto potranno eventualmente essere assegnati e nel caso di identificare anche quei concessionari insolventi».


I CANONI ANNUALI
Tutta da definire la somma complessiva che il Comune potrà incassare, tenendo conto i singoli importi possono variare da 200 a 300 euro e che il 50% degli incassi andrà comunque alla Regione. «Oltre all’impegno burocratico – conclude l’assessore Esterina Idra – in questo modo sarà possibile monitorare l’impatto ambientale e naturalistico delle imbarcazioni ormeggiate lungo i fiumi, creando così una mappatura puntuale prima del rilascio di nuove concessioni, creando oltretutto un sistema che andrà a integrarsi con l’offerta turistica e la rete di piste ciclabili collegate direttamente alle rive dei fiumi».


REVISIONE DEI PREZZI
A proposito di canoni demaniali, per quanto riguarda le concessioni marittime, lunedì scorso la Regione ha comunicato al Comune l’aumento dell’8% dei canoni a carico degli operatori della spiaggia, dunque dai chioschi agli stabilimenti passando per gli ambulanti e i noleggiatori di pedalò.

L’aumento non fa altro che appesantire una situazione già critica vista la scadenza delle concessioni anticipata al 31 dicembre 2023, alla quale seguiranno le gare europee per quali gli stessi comuni stanno cercando di fare squadra.

Ultimo aggiornamento: 18:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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