Nordest, è arrivato il grande caldo con picchi che sfiorano i 40 gradi. Anziani e persone fragili a rischio

Domenica 16 Luglio 2023
Il grande caldo è arrivato

Batteremo tutti i record. Solo l'aria condizionata potrà salvarci, ma i rischi per la salute dei più fragili, a partire dagli anziani, sono concreti. In Veneto picchi a 38-39 gradi tra domani e martedì, giornate da bollino rosso anche in Friuli Venezia Giulia. Finora a Nordest il caldo è stato pesante ma non insopportabile: non solo grazie alla rinfrescata, con vento e gradinate di tre giorni fa, ma soprattutto perché l'escursione termica tra massime e minime della notte è ancora alta, intorno ai 12-13 gradi in meno.

Questo ha evitato per il momento le temute notti tropicali, con termometri che scendono di pochi gradi rispetto al giorno. I termometri stanno raggiungendo in queste ore i 34 gradi in molte zone della pianura. L'ondata calda sta risparmiando la montagna: a Cortina si registrano 26 gradi, nella notte la minima è stata di 13. E sopra il capoluogo dolomitico, a Ra Valles, 2.582 metri, sulle Tofane, la minima ha segnato 5,6 gradi. Per il Veneto, in sostanza, luglio 2023 è ancora distante dai primati di temperatura registrati nel luglio 2022, il secondo più caldo della serie storica (1994-2021) per le minime, il primo in assoluto per le massime. Anche in Friuli Venezia Giulia fino a mercoledì farà progressivamente sempre più caldo ma senza raggiungere valori record. Oggi si toccheranno i 34-35 gradi, lunedì i 35-36 e martedì - giorno più caldo - i 36-37. Per mercoledì sono invece previsti alcuni temporali che dovrebbero attenuare le temperature. 

NEL RESTO D'ITALIA

Alcuni flash: in alcune aree interne della Sardegna e della Sicilia le temperature sfioreranno il picco di 48 gradi; a Roma si vede all'orizzonte il primato di 43, senza sconti durante la notte, quando si oscillerà tra i 28 e i 30 gradi. 

IN EUROPA

In tutta l'Europa del Sud l'ondata di calore è violenta, tanto che la Comunidad de Madrid per domani prevede una massima di 41,2 gradi e un livello di allarme massimo («alto riesgo»); ad Atene per il secondo giorno consecutivo l'accesso all'Acropoli è stato chiuso tra le 12 e le 17,30, visto che il termometro ha superato ampiamente quota quaranta. Ma è sull'Italia che c'è il livello di allarme più severo, tanto che ieri tutti i media internazionali aprivano sull'emergenza del nostro Paese: il Times ha definito Roma «the Infernal city».
Il nostro Paese si prepara alla battaglia contro l'ondata di calore. Si teme un incremento dei decessi sopra la media, come già avvenuto l'anno scorso. Si vigila, anche se si vuole evitare lo stop alle visite dei monumenti e dei parchi archeologici all'aperto, ma se davvero il caldo per tutta la settimana, come previsto dagli esperti, raggiungerà valori senza precedenti, sarà arduo fare finta di nulla. Il monitoraggio del Ministero dei Beni Culturali, d'intesa con quello della Salute, è costante e si è pronti a intervenire. Tutte le città d'arte sono piene di turisti come mai era successo in luglio, per cui non si può prendere a cuor leggero la decisione di sospendere l'accesso alle aree archeologiche.

MAPPA

Più nel dettaglio: il sito del Ministero della Salute indica il livello 3 di emergenza caldo in quindici città (su 27 prese a campione). Sono Roma, Rieti, Viterbo, Latina, Frosinone, Civitavecchia, Pescara, Perugia, Messina, Catania, Campobasso, Cagliari, Bari, Firenze e Bologna. Domani diventeranno 16, si aggiungerà anche Palermo. Cosa significa allerta 3, il massimo, contraddistinto da bollino rosso? «Indica condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche». Ad essere colpite saranno soprattutto le regioni dall'Emilia-Romagna in giù. Paghiamo l'arrivo dell'anticiclone africano dal Sahara, che in Algeria ha già portato a temperature vicine ai 48 gradi. Giornalisticamente è stato soprannominato «Caronte». I valori più alti saranno raggiunti tra oggi e giovedì, soprattutto nel Centro Sud, ma tutta la settimana non darà respiro. Racconta il meteorologo Massimo Ciccazzo, segretario dell'Associazione Bernacca: «Nelle grandi città, nelle aree urbane, al caldo si sommerà l'effetto "isola di calore" di notte. Cosa significa? Il calore si accumula nell'asfalto e tra i palazzi e non riesce a disperdersi. Questo fa sì che anche di notte, in una città come Roma, si rischieranno temperature anomale, fino a 27-28 gradi. In caso di evento eccezionale, arriveremmo a 30. La temperatura notturna più alta mai registrata nella stazione del Collegio Romano è stata di 28,8. Se andremo sopra, sarà il dato più elevato di sempre».

SOFFERENZA
Lo spettro però è quello di non avere tregua neanche di notte. E se saremo costretti ad accendere il condizionatore anche nelle ore serali, l'impatto sui consumi sarà significativo. Non solo: secondo gli esperti, avremo temperature inusuali anche ad alta quota. Ieri un alpinista è stato trasportato all'ospedale di Teramo dal Soccorso alpino e speleologico abruzzese: stava scalando la parete del Vecchiaccio, a quota 2.385 metri, sul Gran Sasso, ma è stato colto da un malore, probabilmente a causa del gran caldo. Tra gli effetti collaterali, l'incremento dei prezzi di frutta (più 7,8 per cento) e verdura (più 17,4), spiega Coldiretti.

Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 11:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci