MESTRE - «Stavo pulendo la barca quando ho visto sul fondo quel giubbino blu. Non ho capito bene cosa fosse finché una barca di passaggio non ha mosso le acque ed è spuntata fuori quella testa con tutti i capelli. Mi sono spaventato e ho subito dato l'allarme: ho chiamato Alessandro e gli ho detto "guarda che qui abbiamo il morto"». A parlare è Raffaelo Benetazzo, titolare dello storico vivaio di via Triestina: è stato lui a trovare quel corpo, schiacciato sul fondo del pontile a cui era ormeggiata la sua barca nel canal Salso, di fronte alla sede dei Canottieri. "Alessandro", invece, è Alessandro Vianello, agente della polizia locale di Venezia e socio del polo nautico, che ieri pomeriggio si trovava a punta San Giuliano per un po' di relax.
CURIOSI
Ieri, a punta San Giuliano, il molo si è riempito rapidamente di curiosi. Tanti sono rimasti per ore ad assistere alle operazioni delle forze dell'ordine. «Non era uno che frequentava il centro - racconta un uomo - non l'avevamo mai visto qui». L'ipotesi più probabile resta, comunque, quella del suicidio. «Certo che sembra improbabile che qualcuno possa pensare di nascondere un cadavere attaccato al molo - prosegue Vianello - l'acqua qui non è nemmeno troppo profonda. Vero è che se la corrente l'avesse trascinato di qualche decina di