Borseggiatore dell'imbarcadero di San Zaccaria catturato dal generale dei Carabinieri in borghese

Martedì 13 Giugno 2023 di Gianluca Amadori
Il generale dei carabinieri di Venezia, Nicola Conforti ha fermato un borseggiatore

VENEZIA - Non capita tutti i giorni di essere arrestato da un generale dei carabinieri che, in un momento di riposo, sta tranquillamente passeggiando per la città. È accaduto sabato pomeriggio, a Venezia, all’altezza dell’imbarcadero di San Zaccaria, a poca distanza da piazza San Marco, ma anche dalla caserma dei carabinieri. In jeans e maglietta, l’alto ufficiale stava passando davanti all’imbarcadero quando ha sentito le urla di una donna. «Fermatelo, fermatelo»


TURISTA DERUBATA
La signora, una turista italiana in visita a Venezia con il marito aveva appena sventato un borseggio a suo danno: visto il ladro in azione, lo aveva bloccato, riscendo anche a recuperare il portafogli che l’uomo era inizialmente riuscito a sottrarre. Vistosi scoperto, il borseggiatore si è dato alla fuga cercando di farsi spazio tra la folla di visitatori, con l’obiettivo di confondersi tra loro e riuscire a farla franca. A quel punto è entrato in azione il generale Nicola Conforti, comandante provinciale di Venezia, il quale ha subito inquadrato la situazione: ha bloccato l’uomo che cercava di divincolarsi. Per tenerlo fermo sono interventi anche un paio di gondolieri del vicino stazio, che hanno collaborato con l’alto ufficiale. Infine è arrivato un carabiniere della vicina caserma di San Zaccaria che ha preso in consegna il malvivente, un 48enne di nazionalità slovacca, senza fissa dimora e con precedenti dello stesso tipo. Ieri mattina il borseggiatore è comparso alla Cittadella della giustizia di piazzale Roma, di fronte al giudice penale Alberto Ciampaglia per il processo per direttissima chiesto dalla sostituto procuratore di turno, Laura Cameli. A svolgere la relazione di servizio sull’arresto è stato lo stesso Conforti: «In tanti anni di direttissime non mi era mai capitato di avere un generale dei carabinieri a relazione su un arresto», ha dichiarato il giudice. Dopo la convalida del provvedimento di arresto l’imputato ha patteggiato la pena di due mesi per tentato borseggio ed è stato rimesso in libertà (la legge non consente l’emissione di misure cautelari per pene inferiori ai 4 anni) con il divieto di dimora a Venezia. 

Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 13:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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