San Donà. Beni sequestrati alla mafia, saranno assegnati ad attività a carattere sociale

Ad annunciarlo è il sindaco Alberto Teso in merito alla destinazione degli immobili che nel 2022 sono entrati a far parte del patrimonio comunale dopo essere stati confiscati

Venerdì 1 Settembre 2023 di Davide De Bortoli
San Donà. Beni sequestrati alla mafia, saranno assegnati ad attività a carattere sociale

SAN DONÀ - «Gli immobili sequestrati alla criminalità organizzata saranno messi in affitto e il ricavato andrò a favore di iniziative a carattere sociale». Ad annunciarlo è il sindaco Alberto Teso in merito alla destinazione degli immobili che nel 2022 sono entrati a far parte del patrimonio comunale dopo essere stati confiscati a organizzazioni criminali.

Gli immobili

L’elenco dei beni diventati di proprietà pubblica comprende tre abitazioni, due appartamenti in via Aquileia e corso Silvio Trentin, cinque garage (sempre tra centro e periferia), un ufficio. «Abbiamo chiesto al Ministero dell’Interno di essere autorizzati a mettere in locazione questi luoghi e i posti auto – spiega Teso – I beni sequestrati, infatti, non possono essere venduti, ma vanno destinati a finalità sociali.

Ma è molto difficile assolvere a questa possibilità sfruttando ad esempio i posti auto e talvolta è difficile anche per gli stessi appartamenti. Per il Comune, quindi, risulta più semplice metterli in locazione, ad esempio con un canone di 500 euro al mese, e destinare il ricavato ai Servizi sociali».

Un’ abitazione, però, dovrà essere ristrutturata, ma il Comune attualmente non ha a disposizione le risorse per la sistemazione. «Si sta pensando, se sarà possibile, di concedere in uso la stessa a un privato che si faccia carico dei lavori di sistemazione – continua il sindaco - il canone non verrà corrisposto fino alla concorrenza dell’importo dei lavori sostenuti per rendere agibile l’immobile, raggiunto il quale il canone sarà versato al Comune che lo destinerà sempre a finalità sociali. Anche su questo punto abbiamo chiesto al Ministero quali sono i termini entro i quali l’ente pubblico può muoversi e se sarà possibile dare una destinazione precisa ai canoni che verranno percepiti dall’ente locale In alternativa cerchiamo di capire se ci saranno dei fondi destinati alla ristrutturazione per rendere agibile l’appartamento. Attendiamo quindi la risposta del Ministero. Entro la fine dell’anno spero che si possa indire un bando per mettere questi beni in locazione».

I candidati

Tra le ipotesi, l’assegnazione dell’ufficio alla cooperativa sociale “Ekopra” di Brescia, che ha preso il posto della cooperativa “Villaggio globale” (messa in liquidazione) nell’accoglienza dei migranti nel Sandonatese. Altra possibilità che sta valutando Teso assieme all’assessore al Bilancio Gianluca Forcolin, la destinazione al Comitato civico di Fiorentina del garage confiscato nella frazione. Il comitato lo ha chiesto per riporre gli attrezzi destinati alla manutenzione, allo sfalcio e alla pulizia del parco pubblico di via Calnova. Il comitato, infatti, è disposto a prendersi cura della zona verde per far uscire la frazione dall’isolamento, dopo l’affidamento già avvento dell’area ricreativa dietro alla chiesa parrocchiale, con lo stesso scopo. L’Agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità aveva assegnato tutti questi immobili al Comune a seguito della manifestazione di interesse del sindaco Andrea Cereser. A rallentare il procedimento, in particolare per i due appartamenti, erano stati alcuni intoppi burocratici che avevano impedito il rilascio di entrambi gli immobili.

Ultimo aggiornamento: 07:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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