Bacaro tours, la piaga è ripartita: comitive dalla terraferma invadono Venezia

Lunedì 20 Settembre 2021 di Michele Fullin
Santa Margherita
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VENEZIA - Un altro fine settimana è andato ed è trascorso all'insegna dei tour dei bacari per comitive, grandi o piccole che siano, che arrivano dalla terraferma con l'intenzione di fare il pieno di vino e/o birra. 
Una situazione che era la normalità fino all'inizio del 2020 e che poi per l'anno e mezzo di restrizioni si era momentaneamente arrestata.

Come tutti i mali della città, dal turismo di massa incontrollato al moto ondoso in laguna e nei rii interni, anche questo fenomeno ha ripreso vigore con la fine delle zone colorate fino ad esplodere nel corso dell'estate. E poco importa se i tour alcolici, così come gli addii al celibato, sono espressamente vietati dalle norme di polizia urbana. Invece, la gente continua imperterrita a farli e gli esercenti (anche se qualcuno di rifiuta di accoglierli e lo ha messo per iscritto all'esterno) continuano a servirli anche quando i gruppi sono già carburati a sufficienza.

TOUR CON RIFIUTI

Ieri mattina (all'alba a dire il vero, il risultato era ben visibile con chili di immondizie ammassate in zone come campo Santa Margherita, che poi sembra essere la meta finale di questo tipo di giri, assieme agli Ormesini e (meno) all'Erbaria.
I residenti son tornati a protestare con vigore per la situazione, con le immondizie abbandonate e le calli limitrofe utilizzate come gabinetti da chi consuma alcolici anche dopo che i locali hanno chiuso.
Venerdì sera, la polizia locale ha fatto un blitz in campo chiudendo un locale, anche se poi sabato sono in molti a giurare che ieri quello stesso locale fosse aperto. Ma soprattutto la calle che dal campo Santa Margherita porta all'ex Enel e a piazzale Roma continua ad essere infestata da spacciatori e da persone che fumano droghe e fermano le donne che tornano a casa, importunandole. Per aver continuato a tenere aperto, il kebab della calletta era stato multato alle 2 del mattino di sabato di 5mila euro.

SANZIONI E PAGAMENTI

Cosa succederà ora? Pagheranno o no la sanzione?
La domanda nasce spontanea, dal momento che le attività gestite da extracomunitari non hanno mai pagato un solo euro all'amministrazione comunale (lo avevano affermato più volte importanti funzionari del Comune e della polizia locale). Il trucco è sempre lo stesso: quando la situazione diventa pesante cambia la ragione sociale e si ricomincia. In altre parole, al gestore subentra come titolare il fratello, il cugino, il cognato, il suocero e tutto ritorna come prima.
Al momento, la legge consente di fare questo giochetto e, se i privati (il padrone dell'immobile o il titolare della licena o autorizzazione che viene poi affittata) si cautelano chiedendo precise garanzie a fronte del pericolo di mancati pagamenti del canone, il settore pubblico questo non lo ha mai fatto.
 

Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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