CHIOGGIA - Di nuovo bande di ragazzini, in gran parte minorenni, che scorrazzano per la città, facendo il bello e il cattivo tempo.
PUGNI E CALCI
L’episodio che ha fatto allarmare il primo cittadino è accaduto sabato sera, verso le 19 davanti all’ex deposito bus di viale Padova. Qui sarebbero entrati in contatto gruppi di ragazzini chioggiotti e loro coetanei padovani che dovevano prendere la corriera per rientrare a casa. Quale sia stata la scintilla che ha fatto scoppiare lo scontro non è chiaro e, probabilmente, non si saprà mai e, se si saprà, sarà un motivo di scarsa importanza. Del resto quello che aveva dato il via ad una vera e propria serie di agguati, due anni fa, era stato il pretesto dell’appartenenza: una banda di ragazzini, capitanata da non più di un paio di maggiorenni, andava alla ricerca dei “foresti”, interpellandoli verbalmente per riconoscerli dall’accento, e poi li aggrediva. Ne erano scaturiti anche dei veri e propri pestaggi compiuti con armi improprie (il palo di un ombrellone) e, in qualche caso, con l’esibizione, ma non l’utilizzo, di coltelli a serramanico. Uno scenario inquietante che la polizia aveva stroncato con un apposito apparato organizzativo e investigativo. L’episodio di sabato sera sembra essere più circoscritto. Non una caccia al foresto, ma l’incontro tra due gruppi sugli autobus. Probabilmente qualcuno stava andando e qualcun altro stava tornando. I chioggiotti sarebbero stati ragazzini stranieri residenti in città anche se, dalla loro parte, più o meno coinvolto, c’era anche qualche chioggiotto “doc”.
Questo gruppo sarebbe andato a scontro con i coetanei padovani all’interno della corriera e l’autista di Bus Italia, che sarebbe intervenuto per dividerli e farli smettere, ne ha fatto le spese, venendo colpito dai “piccoli” esagitati. Qualcuno ha dato l’allarme, chiamando le forze dell’ordine, ed è giunta sul posto la volante della polizia che ha preso in consegna due ragazzini, minorenni o appena maggiorenni, e li ha accompagnati in commissariato per l’identificazione e per procedere alla ricostruzione dei fatti, anche in vista di una possibile denuncia dell’autista. Quest’ultimo, accompgnato al pronto soccorso, è stato dimesso in serata senza gravi conseguenze. I ragazzini, invece, sono stati riconsegnati ai genitori, avvertiti nel frattempo e, sicuramente, poco contenti di vederseli riconsegnare dagli agenti.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout