Mezzo Miranese finisce sott'acqua
Seminterrati allagati e auto danneggiate

Giovedì 30 Maggio 2019 di Filippo De Gaspari e Renzo Favaretto
L'ex sindaco di Scorzè, Giovanni Battista Mestriner, in strada per affrontare l'emergenza maltempo
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Serata da incubo con un fiume d’acqua che entra in casa all’ora di cena e porta via tutto, in alcuni casi anche i risparmi di una vita. Il disastro è in centro a Noale, dove il giorno dopo le polemiche sono amplificate dal clima elettorale elettrizzato di questi giorni, anche se disagi, in alcuni casi altrettanto gravi, si sono registrati anche nella vicina Scorzè. Interventi anche a Santa Maria di Sala, Mirano e Salzano.  Tutto il Miranese è stato colpito dal maltempo, specialmente la parte nord del territorio: l’epicentro della bomba d’acqua è stato però ancora una volta tra Noale e Scorzè, già colpito dal maltempo due domeniche fa.
PESANTI DISAGI A NOALE Nella città dei Tempesta protezione civile, vigili del fuoco, personale del Comune e del consorzio Acque Risorgive, oltre ai volontari dell’Associazione nazionale carabinieri, hanno lavorato tutta la notte per mettere in sicurezza strade e scantinati allagati. In particolare, fino alle 6 del mattino squadre della protezione civile e vigili del fuoco sono intervenuti con mezzi e idrovore per liberare dall’acqua garage e scantinati allagati. I danni sono notevoli anche se tutti da quantificare: in molti casi l’acqua nei seminterrati ha danneggiato arredi e automobili, alcune delle quali sono inservibili. Già nella serata di martedì, mentre alcune strade diventavano fiumi, il Comune invitava i cittadini a limitare il più possibile gli spostamenti, ieri tuttavia le scuole sono risultate tutte agibili e dunque aperte, così come le vie per raggiungerle. Chiuse invece al traffico o limitate via Ongari da Moniego all’incrocio con via De Pol, via Gradisca d’Isonzo, via Ronchi e via Brugnole. Criticità, in alcuni casi gravi, si sono registrate anche in via Cerva, Piazzale Bastia e nelle vie Pacinotti, Ancillotti, Bacchiglione, Briana Centro, Contea, Crosariole, De Gasperi, dei Battuti, dei Novale, della Piovega a Briana, Goldoni, Nievo, Ronco, S. Andrea, San Giovanni Bosco, Spagnolo, Valli, Perosi e Prati. Il Comune ha già invitato i cittadini a comunicare i danni subiti (info: 041.5897259) per poter procedere chiedere il riconoscimento dello stato di crisi. A Santa Maria di Sala problemi si sono avuti soprattutto a Veternigo: a nord del centro chiusa per alcune ore via Rugoletto e via Pianiga a causa dei fossi tracimati che hanno lambito le case. Disagi anche a Stigliano e Caselle, in via Zinalbo. Interventi si sono registrati infine anche a Salzano, con allagamenti in via Toscanigo e Zigaraga e in parte anche a Mirano, per una rapida esondazione, subito rientrata, dello scolo Refosso Vallona. 
SCORZE' A MOLLO Il momento più critico per il maltempo a Scorzè è stato registrato durante la notte, tra martedì e mercoledì dalle 2 di notte alle 6 del mattino.

Via San Benedetto è stata sommersa dall’acqua e, oltre alla Protezione Civile sotto la guida del responsabile del settore gestione lavori pubblici e patrimonio comunale Rodolfo Zanella, è intervenuto anche il Consorzio di bonifica Acque Risorgive con uno scavatore per fare delle brecce sull’argine nord-ovest del Rio San Ambrogio che ormai non riusciva più far confluire le acque sul fiume Dese. Allagate in parte le zone limitrofe di via Contea, Canove e Don Caon . Messe in azione la pompe per il drenaggio delle zone più a rischio. Emergenza anche a Rio San Martino in via San Ambrogio, Fontane, Gallese e sull’arteria di via Onaro. A Scorzè capoluogo strade allagate in prossimità della Castellana verso la Crosarona, in via Ronchi e aree confinanti dove le squadre della protezione civile martedì in tarda serata hanno aiutato alcuni residenti a raggiungere le abitazioni dopo aver abbandonato le proprie auto. Sulla stessa via Ronchi è intervenuto per quasi tutta la notte e la mattinata successiva anche l’ex sindaco Giovannni Battista Mestriner che ha coordinato i volontari nelle operazioni e a deviare il traffico ( vedi foto). Sotto acqua anche via Baden Powell oltre alcune zone di campagna dove si sono verificate tracimazione di fossati. L’acqua non poteva va più defluire perché, in prossimità di passi carrai , le tubature deteriorate si erano ostruite. Alle telefonate dei cittadini la Protezione Civile è intervenuta per disporre sacchi di sabbia per scogiurare allagamenti negli scantinati. La situazione è cominciata a migliorare solo verso le 13 di ieri ma per tutta la notte si è temuta la tracimazione del fiume Dese come nell’autunno del 2006.

Ultimo aggiornamento: 11:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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