Nuova spiaggia delle polemiche agli Alberoni: ambientalisti contro le strutture in cemento

Sabato 6 Giugno 2020 di Raffaella Vittadello
Nuova spiaggia delle polemiche agli Alberoni: ambientalisti contro le strutture in cemento
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ALBERONI Le associazioni ambientaliste hanno lanciato un'offensiva - anche via social, riscuotendo l'indignazione collettiva - contro la nuova spiaggia Aquarius, agli Alberoni, a fianco dello storico stabilimento Bagni. Contestano la realizzazione della costruzione ex novo di alcune strutture in cemento che dovranno ospitare un esercizio pubblico, spogliatoi e servizi igienici. Ma il progetto ha ottenuto il via libera sia del Comune sia della Soprintendenza.
E lo stabilimento si appresta ad aprire i battenti per la fine del mese. Una spiaggia diversa, in cui sono stati autorizzati un bar, 60 ombrelloni che si perdono in riva al mare in uno spazio di 1600 metri quadrati, e 24 gazebi in legno, ricoperti da un tetto di tela, che saranno usati per la sosta dei bagnanti. Una passeggiata di legno amovibile sopraelevata permetterà l'osservazione della flora e della fauna locale, con l'indicazione delle specie che si trovano nelle vicinanze. In cambio dovrà essere demolita (lo si farà a stagione conclusa) la vecchia struttura che veniva utilizzata dall'ex colonia come spogliatoio per i ragazzini. Quindi le cubature di cemento in spiaggia nel complesso diminuiranno.

Un primo tassello di un progetto complessivo che vede la realizzazione, poco distante, di un resort 5 stelle con 120 camere a cura della Aquarius (del gruppo Marzotto) che ha ottenuto di recente l'autorizzazione paesaggistica della Soprintendenza per la demolizione di alcuni edifici e la realizzazione del nuovo complesso alberghiero che avrebbe già un brand importante come partner. E che ha realizzato degli appartamenti popolari di fronte all'ex colonia marina di Padova già consegnati al Comune. 

Un progetto che Beniamino Piro, presidente dell'Agenzia di sviluppo Venezia, si augura che possa concludere il suo iter organizzativo entro l'anno, nell'ottica del rilancio del Lido.

IL GESTORE
«Non voglio entrare nella polemica, ma abbiamo rispettato tutte le prescrizioni che ci sono state imposte - spiega Andrea Chinellato, della Aquarius Beach, in qualità di gestore della spiaggia - Sarebbe stato più facile per noi e meno costoso riorganizzare la struttura dell'ex colonia che aveva già una buona organizzazione degli spazi anche con i servizi igienici. Invece ci è stato imposto di demolirla per creare nuove strutture. I bagni saranno accessibili al pubblico liberamente, e abbiamo fatto appositamente degli scavi per creare delle fosse biologiche, che saranno svuotate periodicamente, per evitare la dispersione di prodotti inquinanti come i detersivi. Abbiamo superato tutte le normative sulle barriere architettoniche: la pedana di accesso all'arenile, che rispetta le diverse quote della spiaggia per seguire l'andamento della duna, prevede dei punti in cui si possano scambiare due carrozzelle che viaggiano in senso opposto. Sarà una spiaggia dedicata ai veneziani, qualcosa di nuovo e diverso, rispettoso della natura concordato anche con il Wwf, visto che si tratta di un'oasi naturalistica». 
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