Blitz a Venezia: gli eco-vandali si calano da Rialto e colorano di verde il Canal Grande. Portati in questura annunciano nuove azioni

I giovani di Extinction Rebellion hanno anche intonato la canzone di Titanic, per sottolineare un "imminente" inabissamento

Sabato 9 Dicembre 2023 di Redazione web
Il risultato del blitz al ponte di Rialto

VENEZIA - Ancora un blitz a distanza ravvicinata degli eco-vandali: gli attivisti per il clima, questa volta dell'associazione Extinction Rebellion, si sono appesi dal ponte di Rialto e hanno buttato nel Canal Grande una sostanza che ha colorato l'acqua di verde

La sostanza si chiama "fluoresceina" ed è innocua. Ma negli stessi istanti, alcuni di loro si sono calati con corde e imbragatura dal ponte di Rialto esponendo uno striscione con la scritta «Cop28: mentre il governo parla noi appesi a un filo»: una protesta contro l'immobilismo delle politiche sul clima.

In particolare, tre attivisti erano appesi con delle travi di legno che erano tenute ferme sul ponte da altri loro "colleghi".

Ma non è tutto. Gli stessi giovani, nel contempo, hanno cominciato a suonare le note di Titanic, per evidenziare un "futuro catastrofico" che attenderebbe Venezia: un inabissamento.

Solo due giorni fa erano stati i giovani di Ultima Generazione a prendere di mira la Basilica di San Marco con un lancio di fango liquido misto a cioccolato.

L'azione segue quella di qualche mese fa con il "tracciante" usato dagli idraulici che aveva creato la suggestiva colorazione. I ragazzi si erano ritrovati a San Giacomo dell'Orio. I vigili del fuoco sono intervenuti sul Ponte di Rialto a Venezia per calare in sicurezza tre attivisti del clima che si erano appesi sul ponte di Rialto. I vigili del fuoco accorsi con un’autopompa lagunare e il personale del nucleo sommozzatori, hanno unito le corde dei manifestanti effettuando una prolunga e calandoli sulla barca. I tre attivisti sono stati poi presi in consegna dalle forze di polizia che sono intervenute prontamente e hanno bloccato il canale e i lati del ponte. Successivamente, è cominciato un dialogo con i responsabili dell'atto vandalico. Le forze dell'ordine hanno proceduto a identificare e portare in questura le persone appese alla fiancata del ponte e attivisti presenti per fornire supporto e che stavano facendo foto e video per documentare lo svolgersi dell’azione. 

Gli attivisti nel rivendicare l'azione sottolineano: «Non rimaniamo in silenzio, ci ribelliamo ad una politica che porta avanti la nostra estinzione, e continueremo finché non saremo ascoltati».

IL SINDACO BRUGNARO

A fronte dell’azione sul Ponte di Rialto rivendicata da Extinction Rebellion, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: «A causa delle acrobazie di sedicenti eco-attivisti, o meglio eco-vandali, abbiamo dovuto interrompere il pubblico servizio di trasporto e la navigazione in Canal Grande. Ed inoltre attivare controlli ambientali per le acque e di verifica delle colonnine da poco restaurate del ponte di Rialto. Se vuoi rispetto, devi dare rispetto! Venezia è una città fragile, da amare e soprattutto da rispettare! Ora basta. Lo scherzo è bello finché dura poco. Andremo fino in fondo e li denunceremo, sperando che questa volta ci sia una pena effettiva!».

IL PRESIDENTE ZAIA

«Rinnovo una decisa condanna per l'azione intrapresa poco fa da alcuni attivisti per il clima che hanno preso di mira, nuovamente, anche la nostra bellissima città, gettando nel Canal Grande di Venezia una sostanza colorante che ha tinto di verde l'acqua. A soli due giorni dall'imbrattamento con del fango della Basilica di San Marco, uno dei simboli architettonici e religiosi del nostro territorio, il diritto di prendere posizione contro i cambiamenti climatici assume una connotazione negativa, andando a deturpare, il nostro patrimonio naturale e culturale». Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha voluto censurare l'azione con cui alcuni eco-attivisti hanno compiuto un nuovo blitz a Venezia, facendo fluire nel Canal Grande una sostanza che ha colorato l'acqua di verde. «Non sono queste le forme per esprime la propria preoccupazione e attenzione per il cambiamento climatico: gli effetti pratici di queste azioni obbligano invece ad interventi di ripristino che, per assurdo, provocano proprio inquinamento - sottolinea - Chiedo quindi a questi ragazzi, per i quali è giusto che le istituzioni offrano la disponibilità all'ascolto, di voler manifestare in ben altri modi le proprie idee»

Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 12:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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