TRICESIMO (Udine) - Fa rientro a casa dal lavoro e trova un buco nel muro di una parete, lì dove aveva assicurato per bene la sua cassaforte. Dentro aveva parecchie armi e diversi “pezzi” d’oro. Senza perdere tempo nel tentare di scassinarla, facendo magari scattare l’allarme o attirare l’attenzione del vicino di casa, i ladri hanno pensato bene di portala via intera, “strappandola” dal muro. Poi sono fuggiti con l’ingombrante fagotto “sotto braccio”.
Evidentemente erano in due, forse in quattro. Il padrone di casa ha chiamato subito i carabinieri della Compagnia di Udine che hanno eseguito in sopralluogo trovando la porta sul retro scassinata. Dentro alla cassaforte c’erano due fucili e quattro pistole, tutti regolarmente detenuti, perfettamente funzionanti, che adesso possono finire sul mercato nero o, peggio, essere usate per commettere delitti, non solo in Friuli ma anche oltre confine. C’erano anche oro o monili preziosi; il danno è ingente.
Il fatto è accaduto ieri, giovedì 10 dicembre, in una bella località residenziale di Tricesimo. Non è il primo furto del genere, cioè di armadi blindati con fucili, carabine, pistole e altre armi al loro interno: siamo ormai al sesto, tanto che si può parlare di “nuovo fenomeno”. Anche per questi il Comando provinciale dell’Arma ha intensificato i controlli notturni e diurni per prevenire e reprimere reati predatori del genere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Evidentemente erano in due, forse in quattro. Il padrone di casa ha chiamato subito i carabinieri della Compagnia di Udine che hanno eseguito in sopralluogo trovando la porta sul retro scassinata. Dentro alla cassaforte c’erano due fucili e quattro pistole, tutti regolarmente detenuti, perfettamente funzionanti, che adesso possono finire sul mercato nero o, peggio, essere usate per commettere delitti, non solo in Friuli ma anche oltre confine. C’erano anche oro o monili preziosi; il danno è ingente.
Il fatto è accaduto ieri, giovedì 10 dicembre, in una bella località residenziale di Tricesimo. Non è il primo furto del genere, cioè di armadi blindati con fucili, carabine, pistole e altre armi al loro interno: siamo ormai al sesto, tanto che si può parlare di “nuovo fenomeno”. Anche per questi il Comando provinciale dell’Arma ha intensificato i controlli notturni e diurni per prevenire e reprimere reati predatori del genere.