Si schianta contro un albero con l'amata
moto da cross: muore ragazzo di 18 anni

Lunedì 9 Gennaio 2012 di Daniele Paroni
Maicol Ceschia e la sua moto da cross
UDINE - Una morte assurda quanto improvvisa quella che ieri ha avuto per vittima un diciottenne di Cimano, frazione di San Daniele del Friuli (Udine). Maicol Ceschia aveva raggiunto la maggiore et nell’aprile dello scorso anno e ieri il suo cuore si fermato per sempre dopo che con la sua moto da cross è finito contro un albero.



Era un grande appassionato di motocross e ieri aveva deciso di fare una corsa attorno al lago che si trova al confine fra Ragogna e San Daniele del Friuli. Una strada bianca che circonda le acque del lago e che molto probabilmente il ragazzo non era la prima volta che affrontava. Attorno alle 15 Maicol stava correndo da una mezz’ora. Improvvisamente, per cause che sono in fase di accertamento da parte dei Carabinieri della Stazione sandanielese comandata dal maresciallo Cominotto, il motociclista ha sbandato perdendo il controllo della guida ed è finito fuori strada.



Maicol, come è stato riscontrato dagli stessi Carabinieri prontamente intervenuti sul posto, aveva indossato tutte le protezioni del caso, il casco in primis e la tuta con tutti i presidi che ad ogni buon conto chi coltiva questa passione deve assolutamente indossare. L’impatto con una pianta, una delle tante che costeggiano la strada sterrata, è stato devastante. Maicol ha sbattuto sul tronco, il casco si è spezzato e ha subito importanti lesioni craniche che non gli hanno lasciato scampo.



Un passante che si trovava nella zona ha visto la moto e il giovane a terra: ha chiesto subito l’intervento del 118. Dall’elipiazzola dell’ospedale di Udine è decollato l’elicottero, mentre dal Pronto soccorso dell’ospedale di San Daniele è partita un’ambulanza. All’arrivo dei sanitari, Maicol era già morto, non si è nemmeno proceduto alla rianimazione proprio perché il quadro era ampiamente compromesso.



Maicol Ceschia lascia il padre Gianni, titolare di un’azienda specializzata nella movimentazione terra, la mamma Milva, la sorella Marika, operatrice in un call center. «Mio figlio lavorava da giugno nell’azienda di mio marito, lui amava quel mestiere, coltivava la passione per le macchine operatrice - ricorda mamma Milva - e di solito lui faceva questo tipo di corse una volta al mese. Stavolta gli è stata fatale. Era partito da casa attorno alle 14.15, di solito stava fuori un’ora. Noi siamo tornati attorno alle 15.40, non abbiamo trovato la moto, ho provato a chiamarlo al cellulare ma non mi rispondeva. Alle 16 sono arrivati i Carabinieri e alla vista di quell’auto abbiamo capito tutto».



Maicol aveva frequentato l’Istituto professionale di Gemona dove si era specializzato in materia meccanica, ma poi aveva deciso di affiancare il papà.



Il sindaco di San Daniele Emilio Iob è rimasto particolarmente colpito dalla tragedia: «L’Amministrazione comunale esprime il suo cordoglio alla famiglia di Maicol - ha affermato Iob - a maggior ragione considerata la giovane età della vittima. Conosco la famiglia, posso immaginare lo sconforto in una situazione del genere. Il luogo dov’è avvenuto l’incidente è un’area frequentata dagli amanti dei fuoripista, c’è gente che viene anche dall’Austria per fare il percorso completo anche con i fuoristrada, è una consuetudine che si ripete da tempo. Mi risulta che la forestale faccia dei controlli - spiega il sindaco - ma l’attrattiva per questo tipo di attività dev’essere troppo allettante. Che io ricordi, non era mai accaduto niente di così grave».
Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 14:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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