Piano ferie a ostacoli: «I sanitari rischiano di essere richiamati dalle vacanze»

Oltre un centinaio di posti letto in meno, per diversi periodi. "Manca personale, in AsuFc 40 si sono dimessi da inizio anno"

Giovedì 15 Giugno 2023 di Camilla De Mori
Piano ferie a ostacoli: «I sanitari rischiano di essere richiamati dalle vacanze»

UDINE - Una sforbiciata di oltre un centinaio di posti letto, soltanto a contare quelli indicati (compresa la "staffetta" fra i reparti di Medicina e il trasferimento della Week surgery al primo piano), nel solo ospedale Santa Maria della Misericordia, oltre a riduzioni e sospensioni di varie attività. E servizi ridimensionati anche nei presidi sanitari di San Daniele e Tolmezzo, Latisana e Palmanova e nei distretti. È il piano ferie dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, che, come ogni anno, fa di necessità virtù e, per garantire le meritate vacanze a medici, infermieri, oss e altri profili, garantendo al contempo i servizi ai cittadini, deve fare i salti mortali di fronte all'ormai cronica carenza di personale.

Ma, anche quest'anno, la quadra è riuscita.

Il sindacato

Come spiega Stefano Bressan (Uil Fpl), si è riproposta anche quest'anno la "staffetta" fra Mediche («Chiuderà prima una e poi l'altra, quindi 39 posti in meno ogni volta») e «la Week surgery, quindi le degenze a breve termine, saranno inglobate per un periodo con la Chirurgia (altri 28 posti ndr)». Anche «il Csm di Tolmezzo è stato ridimensionato» e «a Latisana il personale degli ambulatori viene girato alla Medicina». «È vero che siamo usciti dal periodo Covid, ma le dimissioni del personale continuano ad essere molto pesanti. Da inizio anno in Asufc si saranno dimessi una quarantina di sanitari e sarebbero un centinaio gli infermieri che hanno lasciato in regione». Risultato? «Il personale, per garantire le ferie previste contrattualmente, deve sobbarcarsi carichi di lavoro molto pesanti, con richiami di servizio all'ordine del giorno. Il rischio è che anche chi è in ferie possa essere richiamato, vista la carenza di organico. Speriamo che non accada, ma questo è il rischio. Anche il tetto delle reperibilità, che contrattualmente sarebbero al massimo 7 al mese, viene superato costantemente e siamo certi che d'estate sarà oltremodo sforato».

Il piano

Spulciando un po', si scopre che al Santa Maria, in area emergenza, Anestesia e rianimazione 2 vedrà una riduzione di 4 posti da giugno a settembre (con riattivazione in caso di emergenza o apertura di posti Covid). Negli ambulatori sospesa per una decina di giorni ad agosto Terapia antalgica e ridotti i casi differibili in Day surgery. Quattro posti in meno in Cardiochirurgia per le degenze ordinarie e 2 nella Semintensiva. Due in meno nella degenza intensiva di Cardiochirurgia rianimazione, 6 nelle degenze ordinarie di Cardiologia. In Pneumologia 3 letti in meno per i ricoveri ordinari e 3 in Utir. In Clinica ortopedica sospesa l'attività (8 posti letto) dal 31 luglio al 20 agosto. Per l'area Week surgery (28 posti) l'attività verrà trasferita al primo piano dal 17 luglio al 18 agosto. In Degenze testa collo saranno tolti 5 posti letto spalmati su tutte le discipline dal 17 luglio al 20 agosto. Ridotta l'attività al day surgery di oculistica fra luglio e agosto (ma assicurate le urgenze). In Neurochirurgia la riduzione sarà di 9 posti letto dal 17 luglio al 20 agosto e ci sarà un accorpamento al quinto piano fra giugno e settembre. Alla Neurologia Imfr Gervasutta l'attività programmata sarà ridotta del 50 per cento. Medicina 2, come detto, chiuderà i suoi 39 posti dal 3 agosto al 27 settembre, mentre Medicina 1 chiuderà i suoi altrettanti letti dall'8 giugno al 2 agosto. Nella Clinica reumatologica i posti passeranno da 4 a 2 e gli ambulatori dimezzeranno l'attività. In Oncologia e Radioterapia per le degenze si taglieranno da ieri al 17 settembre 10 posti. Alla Radiologia sarà sospesa l'attività non urgente dal 10 luglio al primo settembre. Al Gervasutta la Riabilitazione intensiva precoce ha già visto la riduzione di 4 posti dal 1. giugno scorso. Un po' dappertutto tagliata o razionalizzata l'attività di sala operatoria (per gli interventi non urgenti) e ridimensionata o sospesa l'attività di diversi ambulatori. Ovviamente, sempre garantiti le urgenze e i servizi salvavita.

Pronto Soccorso

Intanto, per la procedura di esternalizzazione per sei mesi della gestione dei casi meno gravi, i cosiddetti codici minori, ai Pronto soccorso di San Daniele e Palmanova (Latisana al momento è in stand by, in attesa di un'eventuale nuova procedura), si sono proposti a quanto risulta agli atti tre operatori, le cui offerte saranno al vaglio della commissione. Oggi intanto i medici e i sanitari protestano fuori dall'ospedale di Udine, con un flash mob alle 8, in difesa del sistema sanitario pubblico.

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