​Niente scassi né allarmi: ora i ladri
di slot machine diventano high-tech

Sabato 21 Novembre 2015 di Paola Treppo
​Niente scassi né allarmi: ora i ladri di slot machine diventano high-tech
UDINESE - Cambia da un giorno all’altro la modalità delle bande dei ladri che “puntano” da mesi i locali con le slot machine per incassare i depositi di cartamoneta e gli spiccioli. È un fenomeno nuovo e insidioso, su cui il Comando provinciale dei carabinieri sta già indagando. Non più spaccate con automobili-ariete, né effrazioni a porte e infissi. Non più distruzione con mazze e asce per spaccare le macchinette danneggiandole irreparabilmente: rubandole e asportandole, per poi ritrovarle abbandonate nei campi.



Ora i malviventi, sentendosi il fiato sul collo per i costanti e assidui controlli diurni e notturni messi in atto dai militari dell’Arma, hanno escogitato, nel loro “infinito ingegno”, dei sistemi di furto meno invasivi ed eclatanti, che passano inosservati. Così se la possono dare a gambe e nascondersi, con il loro malloppo, senza timori che scattino allarmi o che i proprietari dei locali chiamino subito il 112 per la denuncia e il sopraluogo.



Due gli episodi fino a ora registrati in questi ultimi giorni: entrambi nella zona del Manzanese, del vecchio e decaduto Triangolo della Sedia, e del Cividalese. In primo caso in un locale gestito da cinesi dove si può giocare con sistemi tipo “video poker” ma anche fare delle "puntate". Qui, ladri ignoti hanno aperto le slot machine usando delle chiavi simili a chiavi originali; non hanno forzato quindi la serratura e non hanno fatto alcuna confusione. Se ne sono andati come sono entrati, con nelle loro tasche, belle rigonfie, circa 1500 euro in monete e cartamoneta. Caso ancora più misterioso quello accaduto nel bar trattoria “La Teglia d’Oro” di Manzano dove i malviventi devono aver usato un congegno elettronico “a distanza”, una sorta di “disturbatore di frequenze” che ha “magicamente” aperto le cassette col denaro custodito all’interno.



La gestrice esterrefatta

«Non ci siamo veramente accorti di niente - dice esterrefatta la gestrice -; siamo qui dalle 7 a mezzanotte, con orario continuato, e conosciamo i nostri clienti abituali. Quando il ragazzo che fornisce a noleggio le slot è venuto a prelevare il denaro non ha trovato nulla: sono spartiti 300 euro in banconote e circa 1300 euro in monete. Sono stupita perché non abbiamo udito neanche il rumore degli spiccioli. Una cosa del genere non era mai accaduta». Indagano i carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Palmanova.
Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 16:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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