Lezione anti Green pass: scatta l'azione disciplinare al prof

Domenica 3 Ottobre 2021 di Camilla De Mori
Lezione anti Green pass: scatta l'azione disciplinare al prof
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UDINE - «Ho avviato il procedimento disciplinare perché a lezione si dovrebbe fare lezione. Per questo gli studenti pagano le tasse». Così il rettore dell'Università di Udine, Roberto Pinton, spiega le ragioni per cui ha deciso di far partire la procedura nei confronti di Vittorino Talamini, ricercatore confermato del dipartimento di Scienze matematiche informatiche e fisiche dell'ateneo. Obiettivo: chiarire la posizione del docente su quanto accaduto nei giorni scorsi in un'aula della facoltà di Ingegneria di Udine, di fronte a decine di studenti in presenza (e altri in streaming). In quella sede, infatti, il ricercatore (il cui nome figura nell'elenco dei firmatari, pubblicato su Byoblu, della petizione contro il certificato verde) prima di cominciare la lezione avrebbe esposto la sua contrarietà al green pass obbligatorio e la sua posizione sui vaccini. Un inizio inedito che, successivamente, ha trovato eco sul profilo Instagram spotted Uniud, dove sono circolati alcuni post anche critici sull'episodio. Quando la vicenda è diventata di dominio pubblico, i vertici dell'ateneo hanno scelto di accertare la posizione di Talamini, laureato in Fisica a Padova, in forza all'università di Udine come ricercatore da dicembre 2008, con una serie di incarichi di insegnamento all'attivo sia nella sede del capoluogo friulano sia a Pordenone fin dal 1995, che in curriculum vanta pubblicazioni e partecipazioni a congressi internazionali, da Oxford a New York. 

Talamini, interpellato dal Gazzettino in merito perché potesse esprimere la sua versione della vicenda, ha scelto il no comment: «Non voglio dire niente».

Anche il rettore misura le parole. «C'è un accertamento in corso», dice Pinton, spiegando che non è stata ancora fissata la riunione in cui sarà esaminata la posizione del ricercatore. Secondo il rettore quelle che avrebbe esposto Talamini «non sono posizioni istituzionali, ma personali. È un uso improprio del tempo dedicato all'insegnamento, indipendentemente dalle idee che ognuno è libero di avere. Gli studenti sono là per ascoltare la lezione».


I SINDACALISTI

Anche le Rsu dell'ateneo la pensano come il Magnifico. «Riteniamo sia un atto dovuto - dice Francesca Tonacci (Flc Cgil) -. La posizione sostenuta dalla Flc Uniud su vaccino e green pass è chiara, si tratta di misure di sanità pubblica che in Ateneo tutti, docenti e personale tecnico amministrativo siamo tenuti a rispettare, e che hanno permesso di riportare finalmente la didattica in presenza. Il docente rappresenta l'Ateneo e il suo compito è impartire insegnamenti, anche attraverso un confronto aperto con gli studenti, ma astenendosi da proclami su disposizioni mirate a contenere la pandemia e evitando di lanciarsi in considerazioni difficilmente condivisibili», sostiene Tonacci. Sulla stessa linea Roberto Barone (Cisl): «Credo che sia assolutamente indifendibile, se le cose sono andate come sembra. I ragazzi a lezione devono fare lezione. Puoi avere tutte le idee di questo mondo, ma quando sei in aula insegni quello che devi insegnare agli studenti. Le opinioni sono tue. Non trovo giusto che un docente dell'ateneo cerchi di indottrinare le matricole: il suo compito è insegnare le cose che sa. Poi ognuno ha le sue idee».


GLI STUDENTI CONTRO

Diversa ovviamente la posizione degli Studenti contro il green pass di Udine. «Siamo rimasti un po' dispiaciuti per l'accaduto - dice la portavoce Asia Martina, studentessa di Medicina -, per il fatto che sia stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti del ricercatore. Ci sembra molto sconveniente che non si parli invece di quello che altri professori dicono degli studenti non vaccinati», sostiene. 

 

Ultimo aggiornamento: 11:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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