Il bilancio delle ore di volo degli elisoccorsi è negativo: il secondo elicottero ha una media 12 ore al mese

Sabato 4 Novembre 2023 di Camilla De Mori
L'elicottero dell'elisoccorso

Per l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale un risultato negativo stimato a fine anno di 121 milioni di euro, che sarà ripianato grazie all’assestamento regionale.

I numeri sono messi nero su bianco nella relazione allegata al rendiconto al terzo trimestre. Un bilancio del tutto provvisorio, come evidenzia il direttore generale Denis Caporale: il saldo negativo, infatti, sarà come di consueto sanato per il raggiungimento del pareggio di bilancio.

Balzano comunque agli occhi le ragioni che hanno portato a questi numeri. In AsuFc il rendiconto al terzo trimestre evidenzia, come detto, un risultato negativo stimato in proiezione pari a 121 milioni. Il monitoraggio, come si legge nella relazione, è in linea con quanto evidenziato nei report precedente. Sul risultato negativo, incide «in modo significativo la riduzione dei contributi regionali concessi per l’esercizio della gestione ordinaria 2023 rispetto al 2022, pari a circa 75 milioni di euro», come già evidenziato nel bilancio preventivo e nelle precedenti fasi di rendicontazione. Al contrario, la relazione evidenzia «positivi incrementi di attività per attrazione sanitaria, in particolare sui ricoveri» e altri trend in incremento per quanto riguarda incassi dei ticket, diritti sanitari e Rsa.

A pesare sulle spese gli incrementi relativi a farmaci, medicine convenzionate e dispositivi medici. Un sensibile incremento di spesa (stimato secondo i tassi di occupazione noti sinora, in «ulteriori 4,5 milioni di euro») si registra anche per l’abbattimento delle rette per anziani non autosufficienti, dovuto «sia al crescente tasso di occupazione dei posti letto nelle strutture», sia «agli effetti sull’intero 2023 dei provvedimenti giuntali intervenuti in merito al contributo per l’abbattimento delle rette». Come tiene a chiarire Caporale, il dato stimato dei 121 milioni di risultato negativo a fine anno è “in itinere” perché fa parte di un rendiconto che tiene conto dei primi nove mesi di attività. Inoltre, «nell’assestamento di bilancio regionale è stato già previsto il ripianamento», assicura.

L’ELICOTTERO

Sempre nella relazione sul terzo trimestre, alla voce “costi della produzione”, oltre alle previsioni in aumento delle prestazioni da privati accreditati, alle spese per l’esternalizzazione di pezzi di Pronto soccorso e alla proiezione in incremento dei costi per l’occupazione dei posti di Rsa, vengono citati anche i costi a regime dell’elisoccorso, dopo la nuova gara e l’entrata in servizio del secondo velivolo (la decorrenza contrattuale dell’attuale servizio risale al 1. ottobre dello scorso anno) ad uso “promiscuo” con la Protezione civile. L’elicottero a uso esclusivo AsuFc per le emergenze, nei primi tre trimestri 2023 è costato 3,946 milioni fra canone e ore di soccorso, mentre il secondo velivolo (a uso promiscuo fra AsuFc e Protezione civile) è costato 1,697 milioni (1,565 milioni di canone e 131.490 di ore di volo). La previsione al 31 dicembre è di spendere oltre 5,012 milioni per l’elicottero “principale” e 2,262 milioni di euro per il secondo mezzo (fra 2,087 milioni Iva compresa di canone fisso e il corrispettivo per le ore di volo, stimato in 175.320 euro). Nella relazione si legge che «la Protezione civile fino alla data odierna non ha effettuato alcun rimborso». Ma Caporale precisa che «la Protezione Civile compartecipa ai costi per l’utilizzo promiscuo del secondo elicottero in base al numero effettivo di ore di volo. Il rimborso avverrà a consuntivo». L’ente verserà ad AsuFc un importo pari alla quota del canone fisso e del “volato”, rapportati al numero effettivo delle ore di volo. 

LE ORE DI VOLO

Ma quanto ha volato sinora il secondo elicottero in “condominio” con la Protezione civile? Secondo la relazione del terzo rendiconto trimestrale, nei primi nove mesi 2023, se il velivolo principale per le emergenze, a uso esclusivo di AsuFc, ha fatto 592 ore e 45 minuti di volo (oltre 65 ore di media al mese), il secondo ha volato per 111 ore e 3 minuti, ossia una media di poco più di 12 ore al mese. Insomma, visto con gli occhi di un profano, ha volato davvero poco in 9 mesi. «Il secondo elicottero viene utilizzato in occasione dello smonto notturno e del fermo tecnico del primo velivolo e per i trasporti secondari, mentre il primo elicottero viene usato per coprire le emergenze. La disponibilità di questo mezzo non è stata fatta per volare di più, ma per assicurare una copertura più ampia rispetto all’emergenza. Questo era l’obiettivo», precisa il direttore Denis Caporale.

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