​Dal Veneto per rubare il ferro
in Friuli: arrestati dai carabinieri

Giovedì 4 Agosto 2016 di Paola Treppo
Il Radiomobile di Udine

CAMPOFORMIDO (Udine) - Li ha visti armeggiare una persona del posto che ha subito capito che non si trattava di cittadini intenti a conferire in modo ligio i rifiuti ingombranti nell’ecopiazzola di proprietà del Comune di Campoformido. Così ha chiamato i carabinieri; erano le 16 di ieri, mercoledì 3 agosto, quando nel centro di raccolta e smaltimento di questo popoloso centro alle porte di Udine sono arrivati i militari dell’Arma della locale stazione. Con loro anche la polizia municipale.

Le forze dell’ordine hanno immediatamente individuato due persone che, illegalmente, erano entrate nell’isola ecologica per rubare materiale elettrico, dai cui cavi e sistemi ricavare poi un guadagno illecito, vendendoli sul mercato “nero”, sempre più “fiorente” in questo “settore”; erano due uomini, entrambi di nazionalità serba, entrambi pluripregiudicati per reati specifici: avevano infatti già messo a segno “colpi” del tutto simile a questo sia in altri paesi del Friuli Venezia Giulia che in Venero.

Ed è proprio in Veneto che abitano, uno a Teglio Veneto, in provincia di Venezia, E.C. le sue iniziali, 35 anni, e il “compare”, invece, E.K, di 23 anni, a Portogruaro, sempre in provincia di Venezia. Questa volta due sono stati bloccati dai carabinieri nella piazzola di raccolta con le mani nel sacco: avevano rubato non solo materiale elettrico ma anche pezzi di ferro e di metallo; avevano cominciato a mettere la refurtiva dentro a un furgone Fiat Iveco bianco dove i militari dell’Arma hanno trovato, e posto sotto sequestro, anche arnesi atti allo scasso. Sono stati trovati un piede di poco, dei leverini, un mannaia e altri strumenti per rubare. Sono stati tratti in arresto per furto aggravato in concorso e portati in cella di sicurezza a Udine, in attesa del processo per direttissima che si terrà oggi in Tribunale a Udine. 

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