In Etiopia per lavoro e amore, Paolo muore a 50 anni di Covid: lascia 5 figli

Giovedì 29 Luglio 2021
Paolo Caneva
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CODROIPO Incredulità e commozione a Codroipo per la notizia della morte di Paolo Caneva, 50 anni, codroipese che da 18 anni operava in Etiopia, mancato nel Paese africano a causa del Covid. Lo aveva contratto un mese fa, mentre rientrava ad Addis Abeba per lavoro. Era ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale della capitale africana ma, nonostante le cure, il contagio non gli ha lasciato scampo. Paolo Caneva aveva conosciuto l'Africa nell'agosto del 2004 e come aveva raccontato lui stesso in un'intervista, è stata un'attrazione profonda, spontanea e disinteressata. Aveva partecipato ad un campo di lavoro, organizzato dalla diocesi di Udine. Nel gennaio del 2005, poi, si è trasferito in Etiopia e nell'aprile del 2006 si era sposato con Shitaye, che lo aveva reso papà quattro volte: di Teresa, Mary, Francesco, Pietro. Poi avevano adottato anche una bambina, Tzagà. Aveva operato come missionario laico nella diocesi di Emdibir, inviato dall'arcivescovo di Udine. Nel 2013, per motivi familiari, aveva lasciato il villaggio e si era trasferito ad Addis Abeba. 
«Come cattolico dico che la provvidenza ha deciso per me. Io sono semplicemente andato all'ufficio missionario della diocesi di Udine e mi hanno proposto l'Etiopia, così sono partito e mi sono affidato» aveva raccontato sempre Paolo. «Ho deciso di continuare ad accompagnare gruppi di persone in Etiopia, per farla conoscere meglio, al di fuori dei flussi turistici di massa. In Etiopia ci sono delle grandi differenze sociali, poche persone molto ricche, tante persone poverissime». E diverse persone in questo periodo, anche da Codroipo, hanno svolto una breve missione africana, guidati da Paolo a scoprire non solo le problematiche sociali ma anche le bellezze paesaggistiche e storiche, riportando esperienze profonde. Da un anno poi Caneva con la famiglia - tranne Tzaga, rimasta in Africa a completare gli studi era rientrato a Codroipo, dove i figli stanno frequentando le scuole. Aveva trovato lavoro nel settore commerciale per una ditta edile e appunto nell'ambito di questi contatti professionali era partito per Addis Abeba, dove il contagio pandemico ha vinto sulle sue condizioni di salute.
IL CORDOGLIO

A piangerlo ora i tanti amici e conoscenti come Beda Zuliani: «È stato mio collaboratore da 6 anni in Etiopia, mio caro amico, un buono... Quante fiere abbiamo fatto insieme, quanti viaggi. In Tanzania, a Gibuti, in Somaliland. Il Covid ce l'ha portato via in 10 giorni in una clinica di Addis Abeba dove la settimana scorsa l'ho lasciato in miglioramento. Non ho parole. Lascia la moglie Shitaye Zeleke, 4 figli e una ragazza adottata, tutti i suoi familiari, la missione cattolica di Goru e tanto, tanto altro. E lascia tutti noi che lo abbiamo conosciuto e gli abbiamo voluto bene».
Oggi è in programma una veglia di preghiera nel Duomo di Codroipo.

La data dei funerali è ancora da fissare: la cerimonia funebre sarà comunque trasmessa via streaming, per i tanti contatti a livello nazionale ed internazionale, dal sito della parrocchia di Codroipo.

Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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