Due ex primari in pensione ora curano gli anziani della casa di riposo malati di coronavirus

Domenica 12 Aprile 2020 di Camilla De Mori
Il professor Rodolfo Sbrojavacca

«Le persone devono fare il loro dovere senza dire niente». Rodolfo Sbrojavacca, gentilissimo come sempre, sul punto non transige. Nessun piedistallo mediatico, nessuna intervista, ma un lavoro sotto traccia là dove serve. L’ex primario di Medicina d’urgenza ora in pensione, con un curriculum sterminato, a 67 anni ha deciso di rimettersi in gioco in questi giorni difficilissimi per la sanità friulana e ha scelto di indossare ancora una volta il camice per impegnarsi nella clinica di Malattie infettive retta da Carlo Tascini all’ospedale di Udine, assieme ad un altro ex primario di Medicina, Paolo Rossi, 69 anni.
DI NUOVO IN CORSIA
Entrambi hanno anche fatto parte recentemente della task force impegnata a ripensare l’organizzazione della casa di riposo di Paluzza messa sotto assedio dal contagio da coronavirus. «Sbrojavacca e Rossi assieme a Tascini e Paolo Agostinis (che guida la medicina interna a Tolmezzo ndr) all’inizio soprattutto – ricorda il sindaco di Paluzza Massimo Mentil - hanno impostato l’ospedalizzazione della casa di riposo. Hanno diviso i due nuclei Covid da quelli non Covid e hanno coordinato e organizzato lo smistamento delle operazioni. Credo che quattro primari (due in servizio e due ex ndr) non ci siano stati forse in tutta la vita a Paluzza. Magari saranno venuti in ferie forse, ma non tutti e quattro contemporaneamente – ci scherza su Mentil - Una grande prova di sostegno per la nostra casa di riposo. Tanto di cappello ai primari in pensione che si sono rimessi al lavoro in questa fase difficile. Ci ha dato tranquillità sapere che siamo stati indirizzati in maniera giusta, che nella fase di impostazione dell’ospedalizzazione della struttura ci sia stata un’équipe di così alto livello, che è riuscita a dare un’impronta importante. Ora bisogna che chi ha un approccio di tipo ospedaliero e gli addetti della casa di riposo lavorino in sinergia».
Il personale aggiuntivo richiesto? «Per ora non mi risulta sia arrivato».
IL SINDACO DI PALUZZA
In vista della Pasqua, ha voluto lanciare un messaggio, per esprimere vicinanza a chi lotta contro la pandemia: «Questa è stata una settimana di passione per la casa di riposo di Paluzza, la vera via Crucis la stanno vivendo gli anziani della struttura, gli operatori, i familiari, i medici che si trovano ad affrontare un percorso impervio in grande salita», ha detto il primo cittadino, mandando un pensiero e un abbraccio virtuale ad anziani e operatori. Nella struttura, ricorda il sindaco, «ci sono stati sette decessi. Attualmente ci sono ancora due anziane in situazione di criticità, anche per patologie pregresse: entrambe sono vicine ai 90 anni e l’età non aiuta». Sui 114 ospiti accolti, ci sono 72 positivi: tre dei 42 anziani che hanno fatto l’ultimo tampone sono risultati contagiati. Su 80 dipendenti sottoposti a tampone venerdì sono risultati positivi 2 operatori sociosanitari, che si aggiungono ai 18 già individuati, oltre ai 4 risultati positivi a seguito del prelievo di anticorpi: tutti sono in isolamento domiciliare. 
ESPERIENZA IN CAMPO
«Con Sbrojavacca, che è stato uno dei fondatori della medicina d’urgenza, e Rossi, che ha profonde conoscenze di reumatologia e geriatria, abbiamo lavorato nello stesso ospedale per tantissimi anni – rileva il presidente dell’Ordine dei medici di Udine Maurizio Rocco – e conoscendoli bene non mi sorprende la loro scelta di rimettersi di nuovo in gioco. Sapevo da quali principi erano animati. Sono due persone di grandissima esperienza, molto adeguate a ricoprire questi ruoli in questo momento, in cui le decisioni devono essere prese in modo rapido e sicuro. Sono anche il simbolo dello spirito di collaborazione e di dedizione che ha animato i medici e tutto il personale sanitario in questo periodo».
Anche a San Giorgio di Nogaro, alla Asp Chiabà, altro focolaio del covid-19, si sono dati da fare il dottor Tascini di Udine e il dottor Bigotto, come ricorda il sindaco Roberto Mattiussi, che ieri ha aggiornato sulla situazione.

Tre ospiti, fortunatamente, sono guariti, mentre altri 14 sono in isolamento e uno in ospedale per altre patologie. Il numero di operatori positivi è sceso a dieci, in quanto quattro «sono stati dichiarati guariti e rientreranno al lavoro».

Ultimo aggiornamento: 09:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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