Covid, aumentano i contagi dalla scuola al calcio e il tracciamento dei soggetti a rischio riesce due volte su tre. La sfida dei test antigeni

Mercoledì 30 Settembre 2020 di R.U.
Un test rapido sierologico per il covid

È l’ospedale di Monfalcone l’ultimo focolaio in ordine di tempo a spuntare sulla mappa dei nuovi contagi del Friuli Venezia Giulia. Una cartina che pian piano, a macchia di leopardo, si colora di rosso tra casi rilevati nelle scuole (24 plessi in 15 comuni coinvolti), casi che si sono ripercossi sul mondo sportivo (sei le partite rinviate domenica al debutto dei campionati dilettantistici di calcio), positività emerse sui posti di lavoro o interni alle famiglie per 86 focolai complessivi.
TRA I CANTIERI NAVALI
È di ieri l’emersione di tre positività all’interno della struttura sanitaria della città dei cantieri. Il caso indice è un infermiere in carico al Pronto Soccorso: il giorno 25 settembre si è presentato in servizio e durante l’orario di lavoro ha accusato una lieve sintomatologia. Come da protocollo è stato fatto immediatamente il tampone che ha dato esito positivo, ha fatto sapere l’Azienda sanitario-universitaria giuliana, la quale precisa che nei giorni precedenti l’operatore non era in servizio. Lo stesso giorno era addetto al servizio ambulanze e non al Pronto Soccorso, perciò è venuto a contatto con quattro pazienti. Dei quattro pazienti uno è stato ricoverato, subito messo in isolamento; il tampone ha dato esito negativo. Gli altri tre pazienti si trovano a domicilio, sono state adottate tutte le misure sanitarie e di prevenzione necessarie e si è in attesa dell’esito dei tamponi. Risultano positivi anche un infermiere e un medico, il direttore del pronto soccorso che nei giorni precedenti, fuori dal servizio, hanno avuto contatti con il caso indice. Sono state messe in atto tutte le azioni di contact tracing dei contatti stretti. Tutto il personale dell’ospedale è stato sottoposto a tampone. La direzione generale ha già dato disposizione al direttore del Pronto soccorso di Trieste di coordinare anche il presidio di Monfalcone in attesa del rientro del Direttore.

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I MEDICI INTERNISTI
In Friuli Venezia Giulia i casi di positività al coronavirus sono aumentati di quasi 20 volte da fine giugno e, nella settimana dal 14 al 20 settembre, per 65 positivi su 175 è stato impossibile il tracciamento dei soggetti a rischio. Lo rileva la Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi). Nella settimana tra il 29 giugno e il 5 luglio, ricorda Fadoi, in Fvg si contavano 1,73 casi di Covid-19 ogni 100mila abitanti, mentre dal 14 al 20 settembre 34,09. A sua volta l’indice di contagiosità, R con t, è salito da 0,74 a 0,9. I focolai attivi a inizio estate erano 7, ora sono 86.
Gli addetti al contact tracing sono riusciti a far partire il tracciamento dei contatti a rischio nel 100% dei casi, ma per 65 positivi accertati sui 175 della settimana dal 14 al 20 settembre non si è riusciti a risalire all’origine del contagio. «In Friuli Venezia Giulia - spiega Federico Silvestri, presidente Fadoi regionale - il numero dei casi positivi è molto piccolo. Nella maggior parte si tratta di casi di importazione, soprattutto causati dal ritorno delle badanti dall’est Europa o da conterranei recatisi in ferie nella ex-Jugoslavia. Vi è un unico focolaio in una casa di riposo in provincia di Pordenone (Casa Serena, ndr), che pare sia stato comunque contenuto. I ricoverati sono in aumento, ma sono quantificabili in poche decine, mentre i ricoverati in terapia intensiva non superano la decina. Ci si sta preparando per l’ondata autunnale con un aumento dei posti letto di Medicina Interna».
IL QUADRO TERRITORIALE
Circa tre quarti dei 215 Comuni della regione attualmente vedono almeno un caso di positività, di questi il più colpito è Sappada, con un indice di incidenza sulla popolazione di 17.6. Il sindaco Manuel Piller Hoffer ha aggiornato la situazione: «A oggi risultano 17 persone positive, in isolamento domiciliare, quasi tutte asintomatiche – dice il primo cittadino - Le persone poste in quarantena, in via precauzionale, sono altrettante. Tutti sono seguiti dal Dipartimento. Posso darvi anche una buona notizia: cinque persone sono guarite».
Altro fronte caldo quello di Fiumicello Villa Vicentina: nel territorio comunale 13 i casi totali di positività con cinque nuclei famigliari coinvolti complessivamente, tre sono le famiglie in cui tutti i componenti sono risultati positivi al tampone.
LA REGIONE
«Se riusciremo ad avere in tempi brevi una validazione da parte dell'Istituto superiore della sanità sul test rapido degli antigeni del Covid, ciò potrà avere come conseguenza pratica impatti diversi nel mondo della scuola; si faciliterebbero infatti le operazioni di tracing degli studenti contagiati, il loro isolamento e l'eventuale decisione su chiusure o riduzioni delle lezioni nelle scuole» commenta il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi  che ieri, martedì 29 settembre, ha tenuto al Consorzio universitario di Pordenone una lezione dal titolo "L'impatto del Covid-19 sul sistema sanitario in Friuli Venezia Giulia". Alla presenza del docente Stefano Miani e degli studenti del corso di laurea in Banca e finanza collegati da cinque diverse aule dell'ateneo, Riccardi ha illustrato le tappe che hanno caratterizzato il contrasto al Coronavirus in regione, soffermandosi sui processi messi in campo per gestire l'emergenza sanitaria da febbraio ad oggi e i programmi per affrontare le eventuali necessità che dovessero emergere nei prossimi mesi.

In particolare Riccardi ha auspicato che si possa ottenere l'ok in tempi brevi al test che potrà agevolare le scelte da compiere nel comparto scolastico laddove si riscontrassero delle positività. «Su questo versante - ha detto il vicegovernatore - sta lavorando alacremente un team di esperti del quale fa parte anche il professor Francesco Curcio dell'Università di Udine.
Siamo fiduciosi su una rapida validazione dell'esame poiché ciò renderebbe meno impattanti le decisioni da prendere in questo particolare comparto».

Ultimo aggiornamento: 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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