CAMPOFORMIDO - Intrappolato in un’automobile che in pochi minuti ha raggiunto temperature altissime al suo interno. Attimi di panico e tensione, domenica attorno alle 12.30 nel parcheggio della piscina di Villa Primavera, in comune di Campoformido, alle porte di Udine.
I FATTI
L’episodio si è verificato attorno all’ora di pranzo, quando la donna, secondo le informazioni raccolte, dopo esser stata in piscina ha sistemato il figlio di pochi mesi nell’ovetto posizionato sul sedile del passeggero della propria automobile. Lasciate inavvertitamente le chiavi sul cruscotto, ha aperto il bagagliaio per sistemare delle cose e quando lo ha chiuso la macchina ha fatto scattare la chiusura automatizzata. Il piccolo è rimasto quindi bloccato all’interno. La donna è andata nel panico, chiedendo aiuto. Il bagnino della piscina ha tentato di aprire l’auto con un fil di ferro da una fessura del finestrino. Ma i suoi tentativi sono risultati vani. A quel punto sono intervenuti i vigili del fuoco di Udine che hanno tentato di aprire l’auto con tutti i mezzi a loro disposizione. Nel frattempo la temperatura all’interno dell’abitacolo si è fatta sempre più alta e il piccolo ha iniziato a piangere disperato. A un certo punto si è accasciato e le gambe gli si sono riempite di bolle. Vista la situazione, i pompieri hanno deciso di rompere uno dei finestrini posteriori, mettendo in sicurezza il vetro con il nastro adesivo in modo che non si frantumasse in mille pezzi. L’operazione è andata a buon fine e il bimbo è stato liberato. Sollevati della buona riuscita dell’intervento dei vigili del fuoco anche tutti i presenti e visto che il bimbo sembrava in buone condizioni la madre ha deciso di riportarlo a casa contro il parere dei pompieri, che le avevano suggerito di portarlo in ospedale per sottoporlo ad accertamenti vista la brutta avventura di cui era stato protagonista.