TRIESTE - Entra nel vivo la staffetta ecologica di 160 chilometri da Trieste a Venezia partita ieri da Miramare per raccontare il cambiamento tra terra, mare e laguna vivendoli a nuoto, in barca o in bici. L'itinerario continua domani da Grado a Marano e domani pomeriggio, giovedì 23 giugno, i ricercatori dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale-OGS e altri esperti incontreranno i cittadini, alle 18, alla Vecchia Pescheria di Marano per discutere di ecologia e salvaguardia della biodiversità del nostro territorio.
Partiti dal Golfo di Trieste, i ricercatori attraverseranno a nuoto, in barca a vela, in canoa e in bicicletta habitat marini, lagunari e terrestri per raggiungere Venezia: lungo il percorso, campionamenti e analisi ambientali, osservazione degli ecosistemi alla scoperta delle caratteristiche del territorio e lezioni di ecologia. Domani è la volta di Marano e il 24 giugno, sempre alle 18, a Lignano dove alla Terrazza a Mare si parlerà anche di meduse e problemi legati alla balneazione. L'iniziativa è promossa dalla Rete Italiana per la Ricerca Ecologica di Lungo Termine (Rete LTER-Italia), a 150 anni dalla definizione del concetto di ecologia.
Si tratta di una iniziativa di divulgazione per far conoscere ai cittadini i risultati delle attività di ricerca e sensibilizzarli sull'importanza di salvaguardare l'ambiente. I Cammini Terramare sono proseguiti verso la foce dell’Isonzo, a bordo di barche a vela e piccoli catamarani, e a seguire in bici fino a Grado, poi in canoa fino a Marano e poi ancora, su bici e canoe, fino a Lignano, Bibione, Jesolo, per raggiungere la Laguna di Venezia il 28 giugno.
