Cerimonia contro le leggi razziali:
«Vicini anche nelle differenze»

Domenica 18 Settembre 2016 di E.B.
Cerimonia contro le leggi razziali: «Vicini anche nelle differenze»
5

TRIESTE - Meno di un centinaio di persone hanno preso parte alla cerimonia contro le leggi razziali che vennero annunciate in Piazza Unità il 18 settembre 1938 da Benito Mussolini. Una breve manifestazione di ricordo, sciolta in anticipo a causa della pioggia, si è svolta stamattina davanti alla targa che ricorda quella giornata. La targa commemorativa inserita nella pavimentazione in pietra della Piazza venne inaugurata il 18 settembre 2013 in presenza dell'allora sindaco Roberto Cosolini. Oggi il Comitato Pace Danilo Dolci vi ha deposto dei fiori. «Non bisogna avere paura - ha detto il presidente Luciano Ferluga - dobbiamo tenerci vicino anche nelle differenze e trasmettere un messaggio della storia alle generazioni future». Presenti anche i rappresentanti della Comunità ebraica, dei cattolici e di altre realtà.

Alla fine dunque, dopo la polemica scoppiata nei giorni scorsi sulla location della cerimonia (il Comune avrebbe negato inizialmente la Piazza Unità dirottando il Comitato su Piazza Goldoni salvo poi fare dietrofront parlando di disguido autorizzativo), l'iniziativa si è svolta come previsto. «E' saggio mutare consiglio - ha commentato don Ettore Malnati citando la Bibbia e smorzando le polemiche - è un dovere essere qui, soprattutto nei confronti della comunità ebraica». Tono analogo anche da parte del presidente degli ebrei triestini Alessandro Salonichio: «E' stata un'azione di buon senso concedere la piazza, l'evento del settembre 1938 fu un'onta per la città, da lì è partito tutto».

La manifestazione ha un appuntamento anche nel pomeriggio, quando il microfono sarà lasciato a tutti coloro che vorranno intervenire, dopo la cerimonia di questa mattina, alle 18 in piazza Unità d'Italia, sempre davanti alla targa che ricorda quella giornata. Se questa mattina sono stati osservati due minuti di silenzio - nel corso del quale un musicista ha intonato alla tromba Il silenzio - nel pomeriggio i minuti di silenzio saranno tre, è stato annunciato. Luciano Ferluga, presidente del Comitato Danilo Dolci, ha ricordato che l'ondata razzista «dapprima cominciò con norme e decreti», segnalando la figura dello scrittore italiano di lingua slovena Boris Pahor, «poi fu il turno della comunità ebraica», sottolineando i sei milioni di morti in Europa, «un fatto incancellabile». Infine, sulla polemica con il Comune di Trieste, Ferluga ha detto che «piazza Unità è la piazza delle testimonianze» e che «manifestazioni come questa non vanno vietate». Testimonianze sono state portate dal circolo Istria e dal circolo Ferriera di Servola. Per Roberto De Carli, ex lavoratore Ferriera ed ex politico, «questa vicenda ha evidenziato in maniera chiara e limpida le caratteristiche di questo sindaco e di questa Giunta». Infine, il presidente della Comunità ebraica, Alessandro Salonichio, ha evidenziato che «è soltanto un caso se è coincisa la manifestazione contro le leggi razziali con la Giornata della cultura ebraica».

Ultimo aggiornamento: 19:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci