TRIESTE - Si erano nascosti all'interno del rimorchio di un autoarticolato temporaneamente parcheggiato negli spazi dell'autoporto di Fernetti. Per trovare refrigerio dalla calura estiva, due cittadini stranieri si erano sporti da una fessura creata da loro stessi sul lato superiore del telone ed utilizzata per poter accedere all'interno del rimorchio all'insaputa del conducente del camion. E' stata la Guardia di Finanza di Prosecco a scoprire la presenza dei due cittadini stranieri, di cui un minore d'età, nell'ambito dei controlli di contrasto al fenomeno dell'immigrazione clandestina.
I due, di nazionalità pachistana, erano nascosti dietro alle cataste di legna, privi di documenti di riconoscimento e presenti sul suolo nazionale in stato di clandestinità. Grazie all'aiuto di un interprete di lingua pashtu e pachistana, i militari sono risaliti alle loro generalità e alla comune intenzione di voler richiedere asilo politico in Italia. Entrambi i soggetti sono stati deferiti alle Procure competenti per il reato di clandestinità ma è stato ipotizzato anche quello di favoreggiamento a carico di ignoti: dopo essere stati rifocillati, i due stranieri sono stati condotti nelle strutture ricettive di accoglienza situate a Prosecco e a Trieste.
© RIPRODUZIONE RISERVATA I due, di nazionalità pachistana, erano nascosti dietro alle cataste di legna, privi di documenti di riconoscimento e presenti sul suolo nazionale in stato di clandestinità. Grazie all'aiuto di un interprete di lingua pashtu e pachistana, i militari sono risaliti alle loro generalità e alla comune intenzione di voler richiedere asilo politico in Italia. Entrambi i soggetti sono stati deferiti alle Procure competenti per il reato di clandestinità ma è stato ipotizzato anche quello di favoreggiamento a carico di ignoti: dopo essere stati rifocillati, i due stranieri sono stati condotti nelle strutture ricettive di accoglienza situate a Prosecco e a Trieste.