TRIESTE - Prima seduta del nuovo Consiglio comunale con Roberto Dipiazza sindaco della città. A presiederlo sarà il cattolico Marco Gabrielli eletto con la lista Dipiazza: a proporre il suo nome è stato il centrodestra compatto (23 voti complessivi) mentre il Movimento 5 Stelle aveva proposto Paolo Menis che ha ottenuto soltanto i voti del suo gruppo (5). Ad astenersi il centrosinistra con l'ex sindaco Roberto Cosolini che ha aderito ufficialmente al Partito democratico nelle vesti di consigliere comunale. «Ruolo inaspettato - ha commentato Gabrielli con la voce rotta dall'emozione - voglio essere il presidente di tutti, lavorare assieme in armonia per il bene della città ma sono pronto anche a raccogliere suggerimenti e aiuti da parte di chiunque». Poi è stato il momento del giuramento del sindaco: Dipiazza si è alzato in piedi affiancato dal segretario generale Santi Terranova e incorniciato da un lungo applauso è andato ad abbracciare l'ex sfidante Cosolini e a stringere la mano a tutti i consiglieri in sala.
«La politica è servizio - ha detto - abbiamo il dovere e la responsabilità di garantire al massimo delle nostre capacità questo servizio. I diritti si basano sui doveri e il nostro è quello di far tornare a credere nella politica». Dipiazza ha ripetuto più volte «collaborazione, confronto e dialogo» per creare lavoro, opportunità di crescita culturale ed economica e ha ribadito che il Comune diventerà «una casa di vetro, interfaccia a servizio delle persone e delle imprese». Dall'opposizione «mi attendo un ruolo di stimolo e vigilanza». La seduta è stata interrotta al termine dell'illustrazione delle linee programmatiche di governo per i prossimi 5 anni poichè dovevano essere depositate 6 giorni fa di modo da dare il tempo ai consiglieri di esaminarle. Così non è stato. Pertanto il voto è slittato alla prossima settimana quando il Consiglio comunale tornerà a riunirsi.
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