Suicidio assistito, reazione inaspettata: in Friuli Venezia Giulia “Liberi Subito” ottiene 8.266 firme

Venerdì 11 Agosto 2023
Suicidio assistito, reazione inaspettata: in Friuli Venezia Giulia “Liberi Subito” ottiene 8.266 firme

TRIESTE - Durante la mattinata dell'11 agosto, l'associazione Luca Coscioni ha depositato al Consiglio regionale ben 8.266 firme, raccolte grazie alla campagna promossa in tutto il Friuli Venezia Giulia a favore della proposta di legge sul suicidio assistitoLa cosa ha destato non poco stupore, superando di gran lunga le aspettative. Il tutto è stato accompagnato da un corteo di un centinaio di persone che, con cartelli raffiguranti lo slogan «Liberi subito», ha sfilato nelle vie del centro della città.

È stata inoltre convocata una conferenza stampa davanti alla Regione, dove è intervenuta Raffaela Barbieri, coordinatrice della campagna «Liberi subito» a livello regionale.  Per iniziare, Barbieri ha rivolto subito «un ringraziamento a tutti i volontari che hanno investito tempo e impegno per mesi sotto il sole e la pioggia per raccogliere firme, perché credono in questa causa.

Avremmo dovuto presentare 5mila firme per la proposta legge - ha ricordato - ma quelle raccolte sono 8.266. Questo dimostra che la cittadinanza è molto sensibile al tema del fine vita e dell'autodeterminazione».

Negli svariati appuntamenti promossi nelle città di tutto il Friuli Venezia Giulia «molte persone si sono fermata da noi - ha aggiunto Barbieri - raccontandoci spesso le loro storie». Parlando poi di Anna, la donna che a Trieste ha presentato richiesta per il suicidio assistito, la coordinatrice ha spiegato che «la proposta di legge punta a evitare che si debbano aspettare mesi e lunghe battaglie, come successo ad Anna appunto, per il rispetto di un diritto già sancito dalla Corte Costituzionale». Matteo Mainardi dell' associazione Luca Coscioni ha sottolineato che «le firme sono state depositate anche in altre regioni italiane, qualcosa si sta muovendo e anche questa campagna in Friuli Venezia Giulia è un passo importante. Anna intanto ha atteso 280 giorni per la verifica delle sue condizioni, ci sono persone che non hanno questo tempo. La Regione - ha concluso - ha sessanta giorni per dichiarare ammissibili le firme. Adesso non ci sono più scuse per non discutere su questo argomento». 

ANDREA CABIBBO

«Sul fine vita, siamo al cospetto, nella nostra regione, solamente di un adempimento formale a quanto stabilito dal tribunale di Trieste, che ha dato corso a quanto affermato dalla Corte Costituzionale, con una pronuncia che, per stessa ammissione dei promotori dell'iniziativa di legge regionale, non è automaticamente applicabile, ma necessita di un intervento legislativo che disciplini il cosiddetto diritto al suicidio, anticamera della vera e propria eutanasia. Cantare vittoria perché l'azienda sanitaria ha dato corso alla procedura significa avere le idee confuse in ordine al ruolo della politica e del suo rapporto con gli altri poteri dello Stato. Oppure, e sarebbe grave, la sinistra sceglie di ingannare l'elettorato piegando la verità a una propaganda molto pericolosa». Così ha commmentato Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia, sulla raccolta e deposito delle firme. Cabibbo evidenzia che su un tema così delicato deve «intervenire il legislatore nazionale, non le singole Regioni o, peggio, i tribunali. Sarebbe oggettivamente irresponsabile che ogni Regione legiferi in autonomia, creando una disciplina che viene applicata a macchia di leopardo. La profonda importanza della materia non lascia spazio a giochetti di astuzia: qualcuno tenta di sfondare gli argini regionali per aggirare il Parlamento, ma su un tema come questo non possono esserci scorciatoie né ambiguità». Per Cabibbo, dunque, «non è per nulla scontato che in Friuli Venezia Giulia si ripeta quanto avvenuto in Veneto» e invita a «curare la sofferenza, anziché pensare ad accelerare il processo crepuscolare per il sofferente». 

FURIO HONSELL

«Per me è stato un onore partecipare alla certificazione delle firme dei cittadini in svariate occasioni, nelle piazze della regione e insieme a tanti altri volontari. Un grazie soprattutto alle cellule dell'associazione Luca Coscioni per il loro straordinario sforzo organizzativo». Questo è il commento sulla questione del consigliere di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell. «Sono fiducioso che questa proposta venga presa in considerazione seriamente dal Consiglio regionale - dice ancora il consigliere - Non solamente perché è forte il sentimento presso i cittadini di ogni età, non solamente perché ritengo fondamentale il diritto all'autodeterminazione delle persone, ma anche perché dai tempi di Loris Fortuna, Franco Basaglia e Beppino Englaro questa regione è stata pioniera nei diritti civili». Honsell conclude: «Il progresso civile dell'Italia dalla legge sul divorzio a quella sulle Disposizioni anticipate di trattamento è debitrice al Friuli Venezia Giulia. Anche in questo importante passaggio sono fiducioso che il Fvg sarà all'altezza». 

Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 09:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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