Luca Zaia in diretta oggi. «Rt del Veneto oggi 1,12, ma gli ospedali reggono». Verso la zona arancione. Contagi a scuola in crescita

Giovedì 4 Marzo 2021 di Beatrice Mani
Luca Zaia in diretta oggi
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Luca Zaia in diretta oggi, giovedì 4 marzo 2021, per le ultime notizie sul Coronavirus in Veneto. In primo piano al livello nazionale oggi ci sono le scuole e il ritorno alla Dad per tantissimi studenti, ma anche l'incombente zona rossa per molte regioni. E in conferenza sono stati presentati alcuni dati del contagio negli istituti del nostro territorio: l'infezione nelle scuole è presente e soprattutto in alcune aree l'incidenza dei casi si avvicina al limite dei 250 su 100mila abitanti, questo potrebbe portare, nel giro di poco, a chiusure mirate e ritorno alla Dad per molti studenti. Il Veneto, intanto, si avvia, salvo repentini cambi di scenario, a passare dal colore giallo a quello arancione, secondo quanto detto dal governatore, che oggi ha ribadito: «Il nostro Rt è a 1,12», un ulteriore passo, e decisivo, verso il cambio di fascia. Sul fronte dei vaccini prosegue la campagna in Veneto, mentre l'Ema avvia la valutazione per Sputnik V (la Russia ha annunciato: «Pronte 50 milioni di dosi per gli europei»). Intanto il presidente ha annunciato che la Regione ha recepito l'indicazione di somministrare una sola dose di vaccino a tutti quei pazienti che si sono infettati e sono guariti dal Covid negli ultimi 6 mesi.

Zaia in diretta oggi

Il bollettino

Sono 1.487 i positivi nelle ultime 24 ore, incidenza del 3,62%.  26.601 gli attualmente positivi. 1.358 ricoverati totali, +8  in area non critica , +1 in terapia intensiva.  9.911morti da inizio pandemia, +20 decessi nelle ultime 24 ore. IL BOLLETTINO INTEGRALE - LEGGI

Covid in Veneto

Il contagio cresce ma la situazione ospedaliera "regge". Ma l'Rt lancia il Veneto in zona arancione. «Ho sentito anche il ministro Speranza stamani - ha precisato Zaia - e di certo ci sono regioni in sofferenza più di noi, l'Italia sta colorandosi in arancione e rosso sempre di più- e l'azione sulle scuole è un'azione in corso. Rt del Veneto oggi 1,12 (151,3 su 100mila abitanti è l'incidenza veneta), non abbiamo ancora tassi di ospedalizzazione importanti, con questi dati credo sia verosimile che si ritorni "a ballare un po", rischiamo di passare in arancione da lunedì. Siamo preoccupati dall'andamento del virus, veniamo da due mesi abbondanti di calo, siamo riusciti a riaprire le prestazioni negli ospedali, ma ora abbiamo timori. Spero che si possa alla fine dire, ma è una speranza, che noi avevamo già dato a novembre e dicembre, ma avremo comunque "turbolenza in volo". I cittadini devono mettersi in testa di usare i dispositivi ed evitare ogni forma di assembramento non necessaria».

Il profilo dei pazienti Covid oggi è cambiato? «Abbiamo molti anziani over 80 vaccinati in questa fase, ed è la fascia più a rischio, il profilo dei pazienti oggi è variegato». 

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Mascherine

Mascherine chrurgiche, il timore è che non bastino per proteggere i cittadini dalle varianti del virus. «Ideale sarebbe usare al Ffp2, con tutte le difficoltà economiche del caso - ha puntualizzato Zaia -. Domani avremo una nuova riunione con i rappresentanti del Governo e parleremo anche di tutti i dispositivi di protezione».

Scuole chiuse o aperte?

Il tema apertura o chiusura delle scuole è sempre all'ordine del giorno, in Veneto ci sono aree che rischiano di vedere gli istituti chiusi nel giro di poco, ma la situazione è in evoluzione e per adesso non è stata presa ancora alcuna decisione ufficiale: «In questa fase la dottoressa Russo con l'assessore Lanzarin e il dottor Flor stanno ananlizzando la situazione - ha affermato il governatore Zaia -, per ora non si è deciso nulla, abbiamo il parametro istituito dal Governo ma stiamo facendo il punto per vedere se ci siano aree omogenee da considerare per chiusure mirate. Il Dpcm fissa regole chiare in base al colore della zona, noi le rispetteremo».

Il dato sulla scuola
Oggi Zaia ha presentato una serie di numeri sul contagio fra i banchi: «Da inizio gennaio ad oggi abbiamo avuto 2372 studenti coinvolti in casi di contagio e 34552 ragazzi in quarantena, 323 docenti positivi, in quarantena 2238. Il tema delle varianti pesa molto di più sui giovani che frequentano le scuole» (LEGGI TUTTI I DATI DEL CONTAGIO NELLE SCUOLE DEL VENETO).

Zone a rischio chiusura delle scuole
«L'Alta Padovana è particolarmente colpita, la provincia di Padova è alle soglie del blocco con 200 casi su 100mila abitanti, poi c'è il Comelico dove abbiamo già fatto blocchi l'anno passato, allora si chiusero i bar, probabilmente in piccole comunità dove l'aggregazione avviene in piccole realtà e punti vendita, il contagio sia più facile. Nel Veronese ci sono tre, quattro realtà colpite», ha rivelato il governatore.

Scuole, chiuse tutte?
In caso di chiusura degli istituti saranno coinvolte anche le scuole dell'infanzia ed elementari? «Il Dpcm è generico, mandare a casa bambini 0-6 risolve un problema e ne crea 10 - ha commentato Zaia -. Potremmo ragionare sulle medie e superiori, chiaramente dobbiamo valutare bene la situazione».

Vaccini

In attesa di forniture più consistenti per vaccinare la popolazione, oggi emerge una novità sul fronte delle dosi ai cittadini guariti dal virus: «Una sola dose di vaccino per quelli che si sono infettati da meno di sei mesi, abbiamo recepito l'indicazione e diventerà operativa nelle prossime ore». Lo ha annunciato il presidente Zaia. Intervallo fra prima e seconda dose: «C'è ancora dibattito sulle tempistiche, la proposta era di dilatare a 42 giorni il Pfizer, quindi noi facciamo il richiamo intorno al 21esimo giorno, nell'attesa della autorizzazione». Il Veneto adesso ha bisogno dei vaccini, ed è pronto per mettere in atto una vaccinazione di massa. «A marzo arriveranno più vaccini di quelli arrivati a gennaio e febbraio insieme, immagino che con la primavera ne avremo sempre di più». 

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Che ne pensa Zaia? «Credo che il sindaco Brugnaro abbia fatto bene e questo sia un esempio di buon lavoro di squadra, non è che la Regione possa regolamentare tutto. Non sarò mai contrario a un sindaco che fa qualcosa per la tutela della salute dei propri cittadini».

App Zero Covid Veneto

La Regione ha stanziato 260mila euro per questa App, mai vista. «La App è stata fatta, poi visto il crescere dell'infezione a novembre e dicembre è stato deciso di non attivarla perché avrebbe creato solo confusione, adesso vedremo di capire a che punto sia». Ha risposto Zaia.

Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 12:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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