Maxi liste d'attesa, per abbatterle esami anche di notte e di sabato negli ospedali del trevigiano. E arriva anche in soccorso lo Iov

Giovedì 6 Aprile 2023 di Mauro Favaro
Maxi liste d'attesa, per abbatterle esami anche di notte e di sabato negli ospedali del trevigiano

TREVISO - Esami negli ospedali anche di sabato e di notte. Il nuovo piano timbrato dall'Usl della Marca prevede 3mila ore di straordinari da parte del personale delle radiologie. L'obiettivo principale è ridurre le liste d'attesa nel settore che oggi è più in difficoltà. La fila per raggi, Tac e risonanze magnetiche si è allungata. Per una risonanza, in particolare, al momento si può arrivare ad aspettare anche più di 6 mesi. È nata da qui la decisione dell'azienda sanitaria di procedere con il cosiddetto acquisto di prestazioni aggiuntive per i tecnici di radiologia: 1.350 ore nel distretto di Treviso, 1.400 in quello che fa riferimento agli ospedali di Montebelluna e Castelfranco e 250 nel distretto di Pieve di Soligo. «Questo consentirà di fissare esami anche di sabato e nelle ore notturne, fino alle 22 o alle 23, in base alle richieste - spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl - l'attività nei fine settimana e di notte si era fermata a causa dell'emergenza Covid. Adesso si riprende per ridurre le liste d'attesa». La differenza non è da poco. L'attività di sabato permette di fissare tra i 10 e i 30 appuntamenti in più a settimana, in base alla tipologia della prestazione. E questo sostanzialmente in ogni ospedale. A conti fatti, quindi, si potrà arrivare a programmare fino a 700 appuntamenti in più al mese. La decisione, come specificano dall'Usl, è stata presa proprio dopo aver valutato «le criticità delle liste di attesa in primis per dover erogare le prestazioni entro i limiti di prioritarizzazione fissati dalla Regione».

Il patto

E le novità non si fermano qui. Nei giorni scorsi è stato sancito un nuovo patto tra lo Iov di Castelfranco e la stessa azienda sanitaria trevigiana sempre per ridurre le attese dei pazienti. Nella sede di Castelfranco dell'Istituto oncologico veneto d'ora in poi verranno garantite 7 sedute operatorie alla settimana per tagliare i tempi di attesa dell'Usl anche sul fronte dell'attività chirurgica. «In questo caso ci si concentrerà sulle attività di chirurgia generale, chirurgia vascolare e chirurgia maxillo-facciale - specifica Benazzi - da parte nostra, ringraziamo lo Iov per la disponibilità nell'ottica del lavoro di reciproca collaborazione». A proposito di questa, l'Istituto oncologico veneto farà salire il numero di esami endoscopici per gli assistiti dell'Usl: da 130 a 150 al mese, dando la priorità ai casi dove emerge il sospetto di neoplasie. Per il resto rimane ovviamente confermata la collaborazione tra Iov e Usl. Anche qui, con un occhio di riguardo alla radiologia. «Si continuerà a garantire, in agende dedicate, una quota settimanale di prestazioni per pazienti ambulatoriali esterni, residente nell'Usl della Marca, presi in carico dallo Iov si legge nell'accordo la quota potrà variare in funzione delle risorse umane della radiologia dell'ospedale di Castelfranco. Le prestazioni radiologiche per i residenti nell'Usl, in eccedenza rispetto alle disponibilità concordate, saranno prese in carico nell'ambito territoriale dell'Usl: ospedali e altre strutture». In ogni caso, verranno assicurate le mammografie e le biopsie eco-guidate.

Il tutto continuando sulla strada già tracciata.

I numeri

I numeri parlano chiaro. Lo Iov eroga circa 61mila prestazioni all'anno di specialistica ambulatoriale per esterni (esclusa la branca di laboratorio) a cittadini residenti nell'ambito dell'Usl della Marca. Tra queste, 46mila vengono eseguite proprio nella sede di Castelfranco. Senza contare altre 6mila prestazioni garantite a pazienti assistiti dall'Usl ricoverati nella stesso ospedale di Castelfranco. Il contributo nell'abbattimento delle liste d'attesa nel distretto di Asolo riguarda in particolare la gastroenterologia e l'urologia. L'azienda sanitaria trevigiana, di contro, offre oltre 5mila prestazioni e consulenze all'anno allo Iov: 2.900 di radiologia e 2.100 di cardiologia, per poi continuare con angiologia, nefrologia, neurologia, pneumologia e diabetologia. Senza scordare gli oltre 250mila esami di laboratorio.

 

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