Nasce 21 Gallery, la casa dell’arte lanciata da Benetton, Vanin e Mucciaccia

Sabato 27 Novembre 2021 di Elena Filini
Alessandro Benetton

VILLORBA - È sotto un cielo molto urban che ha preso vita il Treviso Art District. Una struttura di archeologia industriale di 1.500 metri quadrati, sul limitare di strade e capannoni: è qui che albergherà l’arte contemporanea, con un taglio chiaramente street. E da qui Treviso si prepara a entrare nella galassia dell’arte del presente, come luogo di dialogo internazionale. Ieri 21 Gallery ha accesso ufficialmente la luce, e nei prossimi due mesi il distretto si arricchirà di un pop up di abbigliamento e di un ristorante gourmet dal nome “Vite” con aree formative e l’hydroponic house (gestito dal neo stellato Simone Selva, 24 anni, che ha lasciato Wisteria a Venezia per trasferirsi in terraferma). 


L’IDEA
L’idea è di creare un hub per avvicinare artisti emergenti e potenziali nuovi mecenati. Senza dimenticare la restituzione. Il 20% delle opere vendute andrà in beneficenza. E la prima associazione opzionata è Art4sport onlus della famiglia Vio. I nomi dei fondatori sono oggi noti: Alessandro Benetton che dà struttura alla sua passione per l’arte contemporanea e continua il mecenatismo di famiglia, Davide Vanin che ha avuto la “visione” di Cantiere Gallery entusiasmando un’intera città, e Massimiliano Mucciaccia (fondatore di un gruppo di gallerie con sedi a Roma, Cortina, Londra, Singapore e New York). «21 Gallery è un progetto innovativo che intende realizzare a Treviso un nuovo luogo di incontro, cultura e arte per i giovani - spiega Alessandro Benetton - Il mio impegno nasce dal desiderio di fare qualcosa per loro e con loro, mettendo a disposizione relazioni e passione. Ho chiesto di poter applicare il concetto di “shared value” che da 10 anni portiamo avanti in 21 Invest, ossia la creazione di valore condiviso tra tutti gli stakeholder con l’ideazione di iniziative in grado di coinvolgere anche la comunità.

Penso in particolare alle scuole». L’arte contemporanea dialogherà così con le nuove generazioni. «Questa visione - conclude l’imprenditore - si porta dietro un aspetto etico che ho molto a cuore e che non si esaurisce in un sostegno concreto a realtà benefiche, ma si esprime anche nella valorizzazione dei talenti più giovani e in un loro progressivo inserimento nel tessuto vivo del territorio». 


LO SPAZIO
La neo-galleria tiene a marcare le differenze: il livello di ricerca è molto alto e gli artisti sono selezionati da un board scientifico. La ricerca sarà dunque estremamente curata e porta la firma di Cesare Biasini Selvaggi (curatore e manager culturale), Luca Borriello (coordinatore scientifico di Inopinatum Centro Studi sulla Creatività Urbana-Università Suor Orsola Benincasa di Napoli), Alberto Castelvecchi (già fondatore dell’omonima casa editrice), l’architetto David Alan Chipperfield e il banchiere Ernesto Fürstenberg Fassio. La prima mostra, curata da Cesare Biasini Selvaggi, seleziona 26 artisti italiani under 40 che nascono dalla street art e già nel titolo, “When Urban attitudes become contemporary art”, rimanda a come il tratto comune sia un’esperienza “street” che entra in galleria con opere dedicate. Ci sono le finestre di Gonzalo Borotondo, nate in una Madrid di vetrine chiuse a causa del Covid e diventate opere d’arte. Oppure una sagoma umana che diventa presepe con statuine realizzate dagli abitanti italiani nella tradizione cristiana e dagli emigranti africani secondo il costume tribale. I 26 autori in mostra sono 2501, Alberonero, Roberto Alfano, Giorgio Bartocci, Gonzalo Borondo, Br1, Jerico Cabrera, Edoardo Caimi, Canemorto, Roberto Ciredz, Alessandro Cripsta, Matteo Ceretto Castigliano, El Gato Chimney, Oliviero Fiorenzi, GeometricBang, Guerrilla Spam, Hardchitepture, Greg Jager, Ligama, Moneyless, Domenico Romeo, Sbagliato, Sten • Lex, Francesco Tosini, Daniele Tozzi, Uno. «Respireremo a due polmoni - anticipa Biasini Selvaggi - la ricerca è il nostro futuro. Partendo dall’Italia verso l’estero. Ma saremo insieme un luogo di approdo per artisti del Nordest che possono trovare un luogo metropolitano e contemporaneo anche in provincia». 
 

Ultimo aggiornamento: 16:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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