Da Asolo, gioiellino della Marca, alle Colline del Prosecco, patrimonio Unesco. Qui il ritorno dei turisti, anche stranieri, si avverte eccome. Il trend è in crescita. «Basta vedere la gente in paese, il numero dei biglietti staccati dei musei della Rocca, l'occupazione dei 450 parcheggi a pagamento di cui disponiamo - afferma il sindaco Mauro Migliorini».
L'ANDAMENTO
La situazione è rosea anche sulle colline del Prosecco. Anche se qui l'estate dal punto metereologico è stata disastrosa. «Il maltempo ha rovinato i piani - afferma il sindaco di Farra Mattia Perencin - ma già da inizio anno si sono cominciati a vedere numeri importanti. Lo avvertono le varie attività ricettive, della ristorazione e gli esercenti. E poi è arrivato anche il Cammino Unesco. C'è già diversa gente che intraprende il percorso da Vidor a Vittorio Veneto, e magari fa tappa a Farra dove c'è anche un punto di certificazione. Si fermano nei bar e nei locali». Farra ha importanti mete che fanno il giro del mondo. E poi ci sono i sentieri naturalistici. «C'è stato un boom pazzesco su questo fronte. Abbiamo ristampato mappe e le cartine che si possono trovare nelle strutture ricettive». «Anche qui abbiamo superato i numeri pre Covid - Quello di cui abbiamo bisogno in previsione dell'aumento dei flussi turistici sono posti letto in più. C'è una variante urbanistica per il centro storico per qualificare i vecchi i ve in casa vacanza». Anche Valdobbiadene conferma il trend in aumento.
LA SINERGIA
Anche da noi c'è un 30% in più rispetto al 2019. Ci sono nuovi turisti dal Nord Europa e dagli Stati uniti, oltre che la tradizionale presenza di tedeschi e austriaci. Ma l'aspetto interessante è che il pernottamento medio ora supera le tre notti e arriva anche a 5. Il turista fa base qui per andare a visitare le maggiori città venete. Rimanendo maggior tempo si serve di altri servizi. E su questo noi ora dobbiamo lavorare. Bisogna crederci di più. C'è il progetto del trasporto turistico con il pullman del sabato e della domenica, ma penso anche della necessità di mettere in rete i comuni riconosciuti quali Distretto del Commercio. C'è Valdobbiadene, di recente si sono aggiunti Pieve e Farra, Conegliano ha il riconoscimento da tempo, Vittorio Veneto ha preentato la candidatura. Bisogna lavorare in sinergia per potenziare offerta e servizi: il turista è un residente temporaneo. Potenzialità e risorse ci sono, gli enti pure».
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