Treviso. I sismologi svelano il segreto dei
boati sul Fadalto: «Si tratta di terremoti»

Giovedì 3 Febbraio 2011
La zona in cui vengono registrati i boati misteriosi
TREVISO - Esiste una corrispondenza fra i boati avvertiti dalla popolazione locale del Fadalto e segnali sismici. Lo affermano i sismologi del Centro di ricerche sismologiche dell'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale di Sgonico (Trieste), che hanno iniziato ad analizzare le tracce sismiche registrate dal 26 gennaio, da quando cioè la rete sismologia mobile è stata installata nella zona di Vittorio Veneto, nel tentativo di capire se gli anomali fenomeni acustici che si odono da qualche tempo abbiano un'origine sotterranea riconducibile a terremoti.



«Da quando abbiamo installato i sismografi e avviato le registrazioni - racconta Pierluigi Bragato, sismologo che sta operando in zona Fadalto - gli eventi acustici sono diminuiti per numero e intensità. Si tratta di segnali che si differenziano, per forma e frequenze, da quelli usuali dei terremoti tettonici locali registrati dalla rete sismometrica regionale. «Anche se non ne abbiamo la certezza assoluta, si ipotizza possa trattarsi di masse rocciose poco profonde (qualche centinaio di metri) che si trovano in uno stato di tensione - aggiunge Paolo Comelli direttore del Crs - e che, fratturandosi e liberando energia, producono i rumori che la popolazione sente». Per domani è prevista l'installazione di due stazioni aggiuntive.
Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 18:18

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