CASALE SUL SILE (TREVISO) - Studenti lasciati a piedi alla fermata delle corriere. Ieri mattina i mezzi di Mom sulla linea 108, quella che passa per Casale sul Sile, non sono stati sufficienti. I ragazzi che poco prima delle 7 aspettavano all’altezza delle ceramiche Foffano hanno visto passare solo un bus con collegamento diretto alla stazione di Treviso. Chi doveva scendere in altri punti del Put, come porta San Tomaso, ha preferito aspettare. Ma poi non si sono arrivate altre corriere. «A quel punto siamo usciti di casa e abbiamo portato nostro figlio alla fermata Ponte Stella», rivela la mamma di uno dei giovani rimasti a terra. Ma lì le cose non sono andate meglio: «Non è stato possibile salire sui mezzi in arrivo perché erano già tutti sovraffollati». Dopo aver chiamato i genitori, molti ragazzi hanno raggiunto Treviso in auto. Chi non aveva questa possibilità, invece, non ha potuto far altro che attendere la corriera successiva, entrando di conseguenza in ritardo a scuola.
IL PROBLEMA
Dal canto suo, Mom riconosce il problema. «Siamo già intervenuti assegnando alla linea più autosnodati», rivelano dalla società. Cioè mezzi più capienti. Ieri è intervenuto anche il Comune di Casale. «Abbiamo fatto le nostre rimostranze a Mom – spiega il sindaco Stefania Golisciani – e ci è stato assicurato che già da oggi saranno presenti mezzi con maggiore capacità di carico. Quindi il problema dovrebbe essere risolto». Nelle scorse ore c’è stato anche un confronto diretto tra l’assessore Mauro Finotto e la società dei bus e delle corriere. «C’è stato un problema con i posti a disposizione sulla linea che passa per Casale – conferma l’assessore – forse ci si aspettava un minor affollamento in determinati orari.
I NODI
A proposito di uscite da scuola, neppure su questo fronte mancano le difficoltà. Alcuni studenti del campus di San Pelajo a Treviso rivelano che le navette sono costantemente piene. «E per essere sicuri di tornare a casa a un’ora decente preferiamo raggiungere l’autostazione a piedi, attraversando la città», dicono. Vuol dire oltre mezz’ora di camminata. «In questo periodo non è impossibile. Ma quando diventerà più freddo le cose saranno diverse. Speriamo che il servizio e gli orari delle scuole si aggiustino il prima possibile – concludono le famiglie – intanto il costo dell’abbonamento per noi di Casale è aumentato di qualcosa come 100 euro all’anno. Non è poco, soprattutto se si mettono nel conto anche simili difficoltà».