L'officina Tasca chiude i battenti dopo 37 anni: «Ormai nelle auto c'è solo elettronica»

Giovedì 28 Dicembre 2023 di Elena Filini
Giuseppe Tasca, il titolare dell'omonima officina che chiuderà i battenti dopo 37 anni

TREVISO - Ultimi giorni tra batterie e cavi elettrici. Dal 1 gennaio, infatti, si abbasseranno le serrande dell’unica officina meccanica rimasta in centro storico. «Il 31 dicembre chiudo la partita Iva» afferma Giuseppe Tasca, 68 anni, occhio azzurro e baffo curato, che lavora come carrozziere da quando ne aveva 8. «Faccio da sempre il carrozziere, questo è il mio mondo e la mia vita.

Ma sono da solo, il lavoro è duro e le auto sempre più complicate. È ora di cedere il passo». La sua autofficina in viale d’Alviano è stata per trentasette anni un punto di riferimento per tutti gli abitanti della città. Fronte Mura, stretta tra il Put interno e l’osteria Toniolo, l’officina Tasca ha rappresentato negli anni una sorta di baluardo. «Io ho rilevato nel 1986, ma l’officina qui ha aperto i battenti nel 1962. Ed è l’ultima rimasta nel centro storico. Sono in pensione da 13 anni, ho tenuto duro per affetto nei confronti dei clienti ma ho avuto anche problemi di salute e ora credo sia arrivato il momento di cambiare routine e vita». 


I CLIENTI

I clienti hanno accolto la novità con un certo sconcerto. «Essendo qui vicino erano abituati bene perché per ogni problema potevo arrivare in fretta e sistemare tutto. Solo oggi ho soccorso tre signore che sono rimaste a piedi con la batteria». Nell’officina Tasca arrivano tutti gli abitanti del centro storico: professionisti, consiglieri comunali, industriali e negozianti. «Ma non ho un cliente vip tipo, per me sono tutti vip nel senso che ho sempre cercato di risolvere i loro problemi, perché restare senza auto è davvero un grosso problema». La sua autofficina misura 57 metri quadrati esatti. «Ma qui ho lampadine ormai introvabili, piccoli oggetti che servono a riparare le vetture. Con la meccanica non mi sbaglio, ma purtroppo ora le auto sono tutte elettroniche e lì non voglio mettere mano». Un motivo in più per cedere il passo. «La verità? È che ho avuto una buona offerta e desideravo sistemare le questioni per tempo e con calma». 


L’OFFERTA

Una famiglia, proprietaria di uno stabile vicino, stava cercando un luogo da adibire a parcheggio. Nella vecchia officina verranno così realizzati due posti auto e un vano cantina. È un pezzo della città che se ne va, una piccola officina urbana tenuta in piedi dalla passione e dall’affetto della clientela. «Lo so, chi viene qui da anni è disorientato e credo mancherà un’officina nel centro storico della città. Ma dopo tutto questo tempo credo di essermi guadagnato il diritto di andare in pensione». Il signor Tasca si riposerà nella sua casa di Paese. Per fortuna tra i giovani molti nuovi italiani si avvicinano al mestiere. «E sono anche bravi, hanno manualità» conferma Giuseppe Tasca. C’è un po’ di nostalgia nella sua voce, rotta solo dallo squillo del telefono a muro. Anche questo è un reperto. «Ma perfettamente funzionante» tiene a precisare il meccanico alzando la cornetta.

Ultimo aggiornamento: 16:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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