Agguato in strada, 37enne ferito da colpi di pistola da due uomini armati in scooter - Video

Il commento del sindaco Stefano de Pieri: «Siamo tutti scioccati. Il casco integrale, quello scooter anonimo... lo stile ricorda quello mafioso»

Giovedì 7 Marzo 2024
I carabinieri a Chiarano

CHIARANO (TREVISO) - Regolamento di conti a Fossalta Maggiore. Questa mattina, 7 marzo, verso le 7.45  un kosovaro di 37 anni K.H. è stato colpito in strada da colpi d'arma da fuoco da due uomini, che si sono allontanati in sella ad un maxi scooter.

Soccorso dai sanitari e trasportato in elicottero in ospedale a Treviso, al momento non verserebbe in pericolo di vita, anche se le ferite riportate sono gravi. I Carabinieri sono sul posto per le indagini, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso.

L'agguato si è verficato nella frazione di Chiarano in via Tabacchi. L'uomo è stato raggiunto da due pistolettate al fianco e a una gamba mentre camminava a bordo strada. A premere il grilletto sarebbe stato il passeggero del maxi scooter. I due banditi poi sono scappati facendo perdere le loro tracce.

Una famiglia normale

Il sindaco leghista Stefano De Pieri sta seguendo la situazione passo passo. Il primo cittadino conosceva, di vista, la famiglia della vittima: «Persone che abitano qui da molti anni, residenti nel nostro Comune, una famiglia con figli». Immigrati che erano quindi entrati a far parte del tessuto sociale. Un quadro di normalità che è stato squarciato oggi da quei colpi di pistola sparati in strada.

Un agguato che ricorda quelli di stampo mafioso?

Il sindaco di Chiarano, un comune che conta 3.759 abitanti, dove è facile conoscersi e riconoscersi, non ricorda episodi così violenti sul suo territorio, e resta colpito dalle modalità di questo: «Siamo tutti scioccati da come è avvenuto, il casco integrale, quello scooter anonimo, la premeditazione che sembra ovvia, lo stile ricorda quello mafioso». Nelle cronache si legge degli agguati in scooter, è vero, ma generalmente succede in altri luoghi, non in un paese veneto di meno di quattromila anime. Tuttavia appare evidente che quello stile è arrivato fino all'entroterra trevigiano, ed è sempre il sindaco che riflette sul punto: «Le forze dell'ordine erano riuscite a soffocare questo tipo di criminalità senza scrupoli che abbiamo visto esplodere con il caso del massacro di Gorgo al Monticano» - un altro paese di poco più di 4mila anime che da Chiarano dista appena 9 chilometri. Qui i coniugi Guido Pelliciardi e Lucia Comin furono massacrati da una banda di malviventi -. «Adesso si ha l'impressione - prosegue il sindaco - che ci sia un ritorno a questa criminalità che risponde a regole ben più violente e crudeli. Bisogna intervenire: penso al progetto di installare videocamere di sorveglianza nel paese, che può fungere da deterrente e da aiuto in caso di indagini, ma penso anche che, forse, di debba ripensare al ruolo della polizia locale. Forse stiamo perdendo il controllo della situazione, forse siamo passati sopra, abbiamo tollerato, una serie di micro reati o comportamenti anti sociali che contribuiscono ad aumentare il substrato che porta a questo tipo di criminalità». Una riflessione a voce alta, quella del sindaco De Pieri, che dovrà svilupparsi e declinarsi con il corso delle indagini, quando gli inquirenti riusciranno a capire in quale contesto sia maturato questo fatto cruento. 

Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 09:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci