Morgano. Spaccio al parco, arrestato un 19enne: «E' colpa dei genitori»

Giovedì 19 Ottobre 2023 di Alberto Beltrame
Morgano. Spaccio al parco, arrestato un 19enne: «E' colpa dei genitori»

MORGANO (TREVISO) - Quel fare sospetto ha subito fatto storcere il naso ai carabinieri quando hanno visto quel gruppetto di giovani appartarsi al parco di via Marcello, a Badoere di Morgano. Uno di loro poi, credendo che nessuno lo notasse, aveva fatto cadere a terra qualcosa, e quando gli uomini in divisa si sono avvicinati, per nasconderlo, ci ha messo sopra un piede. «Cosa fate qui»? «Fumiamo una sigaretta, non si può»? è stato lo scambio tra i quattro ragazzi e i carabinieri di Istrana che dopo una sommaria perquisizione hanno fatto sudare freddo il 19enne che si era disfatto dell’involucro. «Cosa c’è lì sotto? Alza la scarpa» gli hanno intimato gli operatori recuperando così da terra un grammo di marijuana. Non un granchè. Ma a casa del giovane, dov’è stato esteso il controllo, nascosto in camera i carabinieri hanno trovato un vasetto con altri 56 grammi di stupefacente, sacchetti in cellophane per il confezionamento, grinder, bilancino per suddividere le dosi e 500 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.

Per questo il 18enne, operaio, è stato tratto in arresto per possesso ai fini di spaccio di stupefacente. Dopo la convalida è tornato in libertà. 


LE SEGNALAZIONI
Quella di martedì pomeriggio non è stata un’operazione estemporanea. «Da tempo avevamo segnalato alle forze dell’ordine situazioni sospette nel nostro territorio ad opera di un gruppetto di ragazzotti - conferma il sindaco di Morgano Daniele Rostirolla -. Non ho mai mancato un confronto con i ragazzi più esuberanti spesso anche richiamandoli e ammonendoli, offrendo loro delle opportunità e a costo di apparire loro antipatico, ma lasciando ai carabinieri il lavoro di investigazione e di controllo, tanto che con perseveranza e professionalità sono riusciti prove alla mano ad arrivare a questo fermo». 


IL MONITO
«È vero che per i ragazzi si dovrebbe e si potrebbe fare di più - continua Rostirolla -, ma non ci si può sempre nascondere dietro alle istituzioni locali, se i primi a deludere sono i genitori, che credono di avere in casa dei santi e si sentono offesi se gli si fa presente che loro figlio ha delle brutte abitudini o frequenta il parco pubblico fino a tarda ora pur essendo minorenne. Potrebbe accadere anche al mio di figlio, e non vorrei dovermi svegliare un giorno con il suo nome sul giornale e con chili di prosciutto da togliere dagli occhi». «Le occasioni per evadere dalla noia ci sono, lo sport, le associazioni di volontariato, i gruppi giovani ... Ma per alcuni se non c’è sballo non c’è divertimento - sottolinea il sindaco -. Ricordo una festa organizzata dal Comune qualche anno fa dedicata ai minorenni dai 14 ai 17 anni, non si presentò nessuno perchè era vietato l’alcol». «Impegnarsi per la comunità non è figo, si preferisce la canna e la deturpazione del bene comune per trovare l’emozione - tira le fila Rostirolla -. E i genitori? Non c’è tempo di seguire e controllare i ragazzi, di indirizzarli con i giusti modi. Bisogna dare loro fiducia, scelgano liberi la loro strada, eh certo, la moda del tempo, il liberismo, si arrangino come i gatti, liberi tutti, liberi anche di spacciare». «Ringrazio il nucleo carabinieri Istrana e il comandante Ianniello per il lavoro svolto, un lavoro silenzioso, a volte invisibile, ma presente ed efficace nel contempo - conclude - . Grazie per aver sempre accolto le nostre istanze anche se spesso generiche, perché il loro intervento non ha solo colpito un atto delinquenziale, ma assume un grande valore sociale sperando che sia un esempio per coloro che sono attirati dal potere a volte negativo del branco».

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