Scuole senza professori, Palladio e Planck mandano in cattedra gli ex alunni

Martedì 26 Settembre 2023 di Mauro Favaro
L'istituto tecnico Max Planck di Lancenigo di Villorba

TREVISO Non ci sono abbastanza insegnanti: tornano in cattedra i baby-prof. Tra il Planck di Lancenigo e il Palladio di Treviso ci sono 7 ex allievi, poco più che ventenni, non ancora laureati, entrati in servizio come supplenti per dare una mano alla loro vecchia scuola. Per alcune materie a quanto pare non ci sono proprio alternative. Lo scorrimento delle graduatorie non ha consentito di coprire tutte le ore di elettronica e di informatica al Planck. E lo stesso discorso vale per grafica al Palladio.

Da qui la decisione di ricorrere alle cosiddette Mad, le messe a disposizione, cioè alle persone che si propongono come supplenti, in caso di necessità, presentando il proprio curriculum direttamente nelle segreterie delle scuole. E tra queste ci sono stati anche diversi ex allievi. 


LE SCELTE

Al Planck hanno organizzato una suddivisione. «La cattedra di elettronica è stata coperta da 3 nostri ex allievi: ognuno fa 6 ore – spiega la preside Emanuela Pol – questo dà anche a loro la possibilità di avere un impegno compatibile con la prosecuzione dell’attività all’università». Il quarto ex allievo del Planck, invece, garantisce 10 ore di informatica. In tutto ciò, nell’istituto di Lancenigo restano ancora un paio di cattedre vacanti. Ci sono state delle nomine attraverso le graduatorie provinciali per le supplenze (Gps), ma entrambi gli interessati hanno rifiutato. Adesso bisogna attendere il prossimo giro. All’istituto per geometri Palladio, di pari passo, tre ex allievi sono stati inseriti nell’organico come insegnanti tecnico pratici (Itp) di grafica. «Con le graduatorie non si trovano supplenti per questa materia – specifica la preside Anna Durigon – una volta passate in rassegna tutte le posizioni, senza trovare il personale necessario, abbiamo affidato le supplenze ad alcuni nostri ex allievi». 


I PRECEDENTI

Negli anni scorsi era già successo. E questo testimonia ancora di più che l’emergenza prof, almeno per quanto riguarda ambiti specifici, non conosce fine. Intanto il Planck si rafforza anche sul fronte della mediazione anti-bulli. Nello scorso anno scolastico sono stati formati 15 studenti come “mediatori tra pari” con l’obiettivo di risolvere i conflitti tra i ragazzi dell’istituto, in modo bonario, comprendendo e soprattutto facendo comprendere, senza arrivare per forza a delle sanzioni. Per quanto possibile, si punta a una scuola senza più note, rapporti e sospensioni. E ora, oltre ai docenti che accompagnano i ragazzi in questo percorso, anche due impiegati della segreteria della scuola, assistenti amministrativi, sono pronti a diplomarsi “mediatori”. «Dopo aver già “diplomato” 15 studenti come mediatori – rivela la dirigente – il nostro istituto vedrà impegnati una decina di docenti e due unità del personale Ata in un altro percorso di formazione per investire sulla cultura della mediazione come elemento caratterizzante i rapporti sia tra gli adulti che tra gli studenti del Planck». «È un bel segnale di condivisione tra le diverse componenti della scuola – conclude Pol – sempre con la possibilità di impiegare quanto si apprende sul fronte della mediazione anche in altri contesti». 

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