TREVISO - «Bloccate la diffusione di quel video»: è l’appello lanciato dai genitori della ragazzina di 13 anni coinvolta da altri tre minorenni in un gioco erotico che, attraverso gli smartphone, è finito anche sul web.
Per questo l’avvocato e lo psicologo Carlo Vetere dell’Istituto veneto di terapia familiare, chiamato al capezzale dell’adolescente, chiedono che quel filmato venga subito rimosso dai device di tutti coloro che lo possiedono. «Anche la semplice detenzione del video è un gravissimo reato» puntualizzano.
Il fatto in sè, pur grave, va però ricondotto all’interno di un "gioco" di gruppo che è sfuggito al controllo dei protagonisti. E non è neanche il peggiore: i carabinieri nella loro indagine si sono imbattuti in video di minorenni del Nord Italia che hanno avuto rapporti con animali. La 13enne pare fosse consapevole di essere filmata ma non lo era altrettanto dei rischi che stava correndo, così come non lo erano i suoi amici. «Lei aveva chiesto ai ragazzi di non diffondere il contenuto del video -spiegano avvocato e psicologo - ma non è riuscita a imporsi».
All'inizio la 13enne aveva rinunciato alle lezioni per qualche giorno, scelta condivisa con lo psicologo. Ora però la sua principale preoccupazione è di finire la terza media. Il video comunque è circolato ben oltre i confini della Castellana, raggiungendo anche ragazzini di Montebelluna, Cittadella e Bassano.
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