SAN BIAGIO DI CALLALTA (TREVISO) - Tradito dal braccio meccanico di un attrezzo agricolo è morto nel capannone dell'azienda dove aveva lavorato per tanti anni: tragedia ieri sera attorno alle 21 in via Argine San Marco a Sant'Andrea di Barbarana.
LA DINAMICA
Un braccio meccanico usato per tagliare l'erba si è staccato all'improvviso dal trattore schiacciandolo. Cleto Serafin è morto praticamente sul colpo senza neanche la possibilità di chiedere aiuto. Nonostante il pensionamento, Serafin era sempre rimasto attaccato al lavoro e continuava con regolarità a svolgere le sue mansioni nell'azienda ora gestita dal figlio. Un gesto quasi banale, che avrà ripetuto migliaia di volte, ieri sera però gli è stato fatale. Sono stati gli stessi familiari ad allertare il Suem che si è subito precipitato sul posto con una unità mobile. L'intervento degli operatori però è servito solo a certificare l'avvenuta disgrazia: per Cleto serafin non c'era più nulla da fare.
I SOCCORSI
In via Argine San Marco si sono diretti anche i vigili del fuoco arrivati da Motta di Livenza per rimuovere il pesante braccio meccanico, il personale dello Spisal e i carabinieri della stazione di Roncade che hanno effettuato i rilievi e raccolto le testimonianze. In tarda serata il corpo è stato recuperato, ricomposto e portato via dall'autobara. Ora saranno le indagini tecniche a stabilire cosa sia realmente accaduto all'interno del capannone, se vi siano delle responsabilità legate alla manutenzione dei mezzi o se Cleto sia rimasto vittima di un tragico errore che ha pagato con la vita.
M.B.